Teatro
Entrare in teatro, raggiungere il proprio posto, accomodarsi, attendere l’inizio dello spettacolo e poi sorbirsi due ore vere, piene, senza alcuna pausa, di monologhi, racconti, storie religiose ebraiche, il tutto intermezzato al massimo da preghiere cantate a cappella. Alla fine, è possibile uscire dalla sala non altamente annoiati o, peggio, privi della sensazione di aver buttato più di 120 minuti della propria vita inutilmente? Succede, soprattutto se si tratta di “Registro dei peccati” di Moni Ovadia.Quella che, dal 15 fino al 24 Marzo, sta andando in scena al Teatro Vittoria di Roma è una vera e propria “lezione” che il…
FIRENZE - Una storia sporca come il rock, che macchia, segna, penetra, soffoca, avvinghia. Una storia di pelle, saliva, sangue e terra. Una storia che puzza di marcio, di carogna, di degrado ma che, nella stessa maniera, odora del sole bianco del Sud, degli olivi dinoccolati e severi, dei tramonti che spariscono a est. Una storia raccontata prima con il corpo, dal corpo, e poi con le parole, veloci, impazzite e potenti di Oscar De Summa, occhi liquidi, sguardo bruciante, anima nera; come neri sono i ricordi dell’inferno e del miracolo dei suoi vent’anni, la sua stagione di perdizione e…
Millequarantaquattro è l’incredibile numero di volte che Marco Baliani ha finora portato in scena “Kohlhaas”, lo spettacolo scritto a quattro mani con Remo Rostagno e ispirato all’opera “Michael Kohlhaas” di Heinrich von Kleist. La vicenda realmente accaduta nella Germania del 1500 di Michael Kohlhaas, un mercante di cavalli vittima di un sistema giudiziario corrotto, arriva in scena nel 1989 e inaugura il cosiddetto teatro di narrazione che vede - come ha osservato Gerardo Guccini - "alcuni attori-autori iniziare a presentarsi sulla scena senza lo schermo del personaggio, ma anzi - con la propria identità non sostituita per raccontare storie, senza…
“Il vizio supremo è la superficialità. Tutto ciò che viene vissuto fino in fondo è giusto” (Oscar Wilde, “De Profundis” 1897) “Colpevole” di essere omosessuale, Oscar Wilde scrive il “De Profundis” nel carcere di Reading dove sta scontando la condanna da due anni. La lunga lettera, che Wilde rivolge al suo Bosie alias Lord Alfred Douglas, è un invito ad abbandonare un modo di vivere superficiale e a essere padroni della propria esistenza, nel bene e nel male.Antonio Nobili e Martina Mastroianni portano in scena al teatro Furio Camillo la propria versione e visione del “De Profundis”. La loro è…
Una grande tela color “carne” accoglie lo spettatore in sala. Di fianco al palco una musicista inizia a danzare con le dita sulla tastiera componendo meravigliosi suoni. L’incontro della danza corporea e di quella sonora fanno delle due voci artistiche di Lisa Rosamilia e Giada Bernardini una combinazione perfetta: quella che si cela sotto il nome di Compagnia Matroos e si esprime in “CUTE”, spettacolo vincitore del Premio speciale Off allo scorso Fringe Festival di Roma e ospite alla corrente edizione del DOIT Festival in scena al Teatro Planet.Solo un grande rettangolo di tessuto cutaneo domina la scena. La cute,…
MILANO – Il titolo è dichiaratamente un omaggio a quelli tragicomici di Lina Wertmuller. E sta proprio qui lo snodo, lo scarto, l'ingranaggio tra il Nanni Moretti citato dalla piece e la regista napoletana presi a modello da due fidanzati trentenni o poco più. Lei gradirebbe un intellettuale contorto, pensoso e aggrovigliato sui massimi sistemi dell'esistenza, della sociologia urbana e dell'antropologia culturale, lui preferirebbe una donna ironica e pungente, senza peli sulla lingua, diretta, forte. In definitiva nessuno dei due realmente vorrebbe, perché non saprebbe gestirli e ne risulterebbero schiacciati, Moretti o la Wertmuller, troppo alti, troppo impegnativi, troppo avanti,…
La confessione, come la scrittura, è prima di tutto un atto di fede nei confronti di chi la riceve. Perché chiunque sa che nel cuore di ogni essere umano sono custodite le colpe più sordide, ma è nel momento in cui si è decisi a restituirle alla luce da cui provengono che il terrore del giudizio altrui assale anche la bocca più temeraria. Sarà per questo che Charles Alavoine, dal buio della sua cella, decide di usare la penna per liberarsi del peso della sua colpa. E non sceglie un familiare, un amico o un prete per confidarsi, ma un…
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"Niente come prima": il romanzo d'esordio di Mangiasogni è da maggio disponibile nelle librerie italiane. I protagonisti sono i giovani schiacciati dal peso di un futuro incerto
"Edoardo ha 25 anni e il lavoro che i suoi genitori sognavano per lui in una grande multinazionale. Ogni mattina lascia la stanza in affitto…