Teatro
MONTICCHIELLO – “La Terra non è un'eredità ricevuta dai nostri Padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli” (Proverbio dei Nativi d'America). Uno dei punti cardini del Teatro Povero di Monticchiello è sicuramente la memoria, il passato. Che ritorna. E non possiamo, parlando del presente, di questa 55esima edizione (dal 1967) del teatro in piazza ideato, progettato e messo in scena da una comunità, non pensare allo scomparso Andrea Cresti, regista e drammaturgo che per decenni ha tenuto le fila del progetto e del processo creativo di questa piccola società autonoma che grazie al teatro non solo non è…
TREGGIAIA – Cos'è che veramente urge nella nostra vita? Che cos'è che ci preme, che ha voglia, necessità di uscire, di esondare e travalicare? Che cosa non possiamo più trattenere e dobbiamo esternare dopo tanto silenzio, quali pensieri dobbiamo materializzare soprattutto a noi stessi? La nuova riflessione di Andrea Kaemmerle, sempre votata al comico e al brillante, prende appunto il titolo e lo spunto da quell'imperativo, “Urge”, quasi una sentenza, un alibi, una scusa, una giustificazione, come un bugiardino che avverte che qualcosa sta per scoppiare, senza essere caustico o catastrofico, che qualcosa sta per cambiare, perché lo vogliamo, perché…
IMATRA (FINLANDIA) – Dall'incrocio tra Azerbajan ed Estonia nasce ad inizio anni 2000 il “Black and White Festival” a Imatra, cittadina finlandese di trentamila abitanti a quasi 300 chilometri ad est rispetto ad Helsinki e più vicina a San Pietroburgo di quanto non lo sia alla capitale finnica. Il confine dopotutto, adesso chiuso causa pandemia, si trova a sette chilometri. Il border lo puoi sentire, è palpabile. La Grande Russia degli Zar è lì ad un soffio. Da Baku infatti è arrivato, venticinque anni fa il direttore artistico Kamran Shahmardan, regista teatrale e cinematografico (ha studiato Cinema), estone invece è…
LISBONA – “C’è a Lisbona, come in nessun’altra città del mondo, ciò che io definisco natura architettonica. A Lisbona questo concetto è perfezione” (Thomas Bernhard). Arrivando in aereo si sorvola il Cristo Rei con le sue braccia spalancate ad accoglierci e a indicarci la via. Gli passiamo proprio sopra quasi a scompigliargli i lunghi capelli, lisciandoli e pettinandoli. Vederlo nuovamente (sono qui al Festival de Almada per la quarta volta) ci benedice, ci fa sentire figliol prodigo, ci infonde emozione e speranza. A guardarlo dalla costa di Lisbona, con il sole che ci ferisce gli occhi, quasi sparisce in alto…
SANSEPOLCRO – C'è una linea, neanche poi così sottile, che da Piero della Francesca, passando per aziende di fama globale del territorio come Buitoni e Aboca, arriva fino a Kilowatt. Sansepolcro, che tutela le proprie radici, non si è fossilizzata soltanto su quelle. L'aspetto green va di pari passo con il teatro, anzi con l'idea di fruizione dell'arte, slow, intelligente, piccola, leggera, maneggevole. A partire dalla location principale di quest'anno, i Giardini di Piero, dove si svolgevano la maggior parte delle attività e che ben presto sono diventati agorà per ritrovarsi, parlare sotto tendoni, scrutarsi occhi negli occhi dopo i…
SIRACUSA – Due ore e quaranta il primo, due ore e mezza il secondo. Cinque ore in due giorni a sedere sulle pietre sacre. E se il teatro per alcuni è ancora considerato sofferenza (non lo dovrebbe essere mai), il dramma antico ha preso alla lettera tale regola e insegnamento. Si noleggiano i cuscini per stare minimamente più comodi sui sassi millenari. Certamente la durata e la magnificenza e la prosopopea e la grandeur e la maraviglia fanno parte del gioco che il pubblico si aspetta da Siracusa e che i registi chiamati in qualche modo sentono di dover rappresentare.…
CATANIA – Franco Scaldati è a tutt'oggi ancora un mistero. Un mistero umano, esistenziale, letterario, teatrale. Una grotta, una cava, una miniera, più si va in profondità e più si trova, si scava ed escono aspetti impensabili, documenti, testi, memorie. In quello che era il suo studio, praticamente uno sgabuzzino claustrofobico e minuto, alla sua morte, avvenuta a soli 70 anni, ormai otto anni fa, sono stati rinvenuti 63 testi. E dire che in vita, in scena, ne erano andati soltanto tredici. Quindi pagine e pagine, centinaia, alle quali dare un ordine, con correzioni e cancellature continue, una scrittura poetica…
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“Il manifesto di un eretico”: l’ultimo libro di Brendan O’Neill sulle nuove ortodossie della nostra epoca
Nelle librerie dal 15 maggio per Liberilibri, Il manifesto di un eretico. Saggi sull’indicibile è il nuovo libro del giornalista inglese Brendan O’Neill, caporedattore politico…