Dark - Light: le uniche parole udibili per l’intera durata dello spettacolo, dettano lo status interiore ed esteriore di una scattosa, tormentata e frenetica danza.
La musica batte un ritmo ipnotico in quattro quarti, per più di un’ora i sei danzatori vestiti di nero, si spostano in quadri di luce tra movimenti accelerati e stasi inquietanti.
Di luce e buio è fatta l’esistenza di questi strani zombie che continuano a vivere lo spazio incessantemente, cercando forse un senso dell’esistere e proseguendo, in automatico, un percorso tracciato dal chiarore in porzioni di scena.
Guidati da Roberto Castello, gli interpreti Elisa Capecchi, Alice Giuliani, Mariano Nieddu, Giselda Ranieri, Ilenia Romano e Irene Russolillo, sembrano mossi e tirati da invisibili fili a varie velocità e differenti intensità, in una trance percettiva che deforma i tratti e rende visibile l’affanno e la fatica.
Un lavoro fisico estenuante.
A volte sembrano narrare delle brevi storie in bilico tra l’ironico e il macabro: litigi, sostegni, improbabili feste con trenini e balli di gruppo dove, non appena qualcuno prova a staccarsi dalla massa, viene immediatamente raggiunto, superato e persino fagocitato.
Anche se a un tratto, la voce fuori campo aggiunge: "the end is near", sembra che il fuoco non si spenga ma continui ad ardere incessante, sul placo e in platea.
"In girum imus nocte et consumimur igni", "Andiamo in giro la notte e siamo consumati dal fuoco", enigmatico palindromo latino dalle origini incerte, è il recente e magnetico lavoro della fucina lucchese Aldes che apre la stagione danza del Teatro Vascello.
Un'esperienza immersiva che trascina per un'ora in un universo parallelo.
Credits: http://www.teatrovascello.it/2015_2016/schede/in_girum.htm
Miriam Larocca 21/10/2015