“Quel ramo del Lago di Como...”, per dirla con il Manzoni, da sfondo del romanzo più famoso d’Italia si trasforma nella cornice di un evento destinato a diventare un appuntamento fisso per gli amanti dell’arte tersicorea. Proprio questo week-end il suggestivo Teatro Sociale di Como ha ospitato la Prima Edizione del Como Lake Dance Award (organizzato e prodotto dall’Associazione Art & Culture Event con il patrocinio del MIBACT, Comune di Como e Associazione Italiana Danzatori e in collaborazione con il Teatro Sociale di Como), il concorso che ha reso il bacino comasco una preziosa vetrina per tutti quei danzatori desiderosi di mettere alla prova il loro talento. Inoltre, grazie alla professionalità dello staff e degli speaker di Radio Danza, è stato possibile seguire tutta la manifestazione anche per tutti gli appassionati che non erano presenti sul posto. Attraverso i microfoni dell’unica emittente in Italia dedicata alla danza in tutte le sue forme, sono stati forniti costanti aggiornamenti su tutte le fasi del concorso attraverso focus, approfondimenti e interviste ai partecipanti e a molti grandi personaggi del mondo della danza.
L’iniziativa è stata un importante momento di crescita e confronto per i ballerini partecipanti che si sono cimentati in oltre dodici stili di danza. Il tutto si è svolto all’insegna di un’altissima qualità, resa possibile dall’impeccabile direzione artistica di Giacomo Molinari, Presidente dell’Associazione Italiana Danzatori. Oltre ad avere alle sue spalle un eccellente curriculum come danzatore, docente e coreografo, il direttore artistico del Como Lake dance Award, dimostra anche spiccate capacità imprenditoriali che accompagnano da sempre la sua attività professionale, soprattutto, per quanto riguarda la formazione dei giovani tersicorei. Infatti, accanto alla pura emozione del palcoscenico e alle masterclass con docenti di spessore internazionale, il concorso si è distinto, soprattutto, per gli incontri in collaborazione con le aziende partner della manifestazione. Questa è stata una novità che offrirà sicuramente ad alcuni ballerini selezionati, l’occasione per esprimere le proprie doti anche nel settore aziendale. Perché lo spirito del Como Lake è vivere il proprio talento e l’amore per la danza in tutte le sue forme.Ad accrescere il livello del concorso è stata anche la presenza di una giuria tecnica d’eccellenza formata da Michael Blake (ArtisticDirector of the Jazz and ContemporaryTraineerProgram dellaJoffrey Ballet School), Vladimir Derevianko (Étoile del Teatro Bolshoi di Mosca e maître de ballet), Michael Leon Thomas (Director for CASAileyCampdi New York) e Stefano Rosato (Teacher Central School of Ballet dellaLondonContemporary Dance School), affiancata da una giuria critica altrettanto prestigiosa composta da alte personalità del giornalismo e del management come Rossella Battisti (autorevole critico di danza), Aldo Masella (regista teatrale, giornalista, professore e critico musicale) e Antonio Desiderio (artist manager).
L’evento si è concluso ieri sera con un Galà che ha visto esibirsi i primi classificati delle categorie Junior Senior e Professional. Oltre che dai vincitori, il palco è stato calcato da Eugenio Lepera e Agnese Di Clemente dal Teatro Alla Scala di Milano che hanno interpretato un pas de deux dal balletto “Infiorata a Genzano” e dalla coppia della Compagnia Aterballetto, realtà di spicco per la danza contemporanea italiana e conosciuta in tutto il mondo, Hektor Budlla e Noemi Arcangeli.
Ma il Como Lake Dance Award ha continuato a regalare forti emozioni con la consegna al Maestro Roberto Fascilla, étoile del Teatro Alla Scala di Milano, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, come riconoscimento per una vita completamente dedicata alla danza. Ultima chicca, la partecipazione di Davide Van de Sfroos, il cantautore cresciuto proprio sul lago di Como che si è esibito in una performance in cui, per la prima volta, le sue canzoni hanno incontrato l’arte di Tersicore. Non resta che auspicare che questo grande successo sia solo il primo di tante altre occasioni che valorizzino la buona danza italiana e i tanti professionisti che hanno fatto della danza non solo il proprio lavoro ma anche la loro vita stessa.
Roberta Leo 24/04/2017