Tra incontri, migrazioni, rielaborazioni e settant’anni di attività didattiche e produttive, l’Accademia Nazionale di Danza è lieta di presentare un nuovo progetto intitolato “Cantiere Danza: Fuori dal mito 1948-2018”. Riscoprire le proprie origini è un modo per ricordare il passato e porre nuove basi per il presente e l’AND lo fa con un percorso triennale (2018-2020) che prevede la realizzazione di svariate idee e iniziative. Tre anni di scoperta e riscoperta a partire da tre concetti fondamentali, Radici, Percorso e Volo, analizzati ed esplorati dalle quattro realtà scolastiche che compongono la struttura: la Scuola di Danza Classica, la Scuola di Danza Contemporanea, la Scuola di Coreografia e la Scuola della Didattica. Si parte con il coltivare le radici: nel corso del 2018 l’obiettivo è quello di rivitalizzare e riattualizzare il patrimonio dell’Accademia per ridargli nuova vita attraverso l’intreccio tra spazio, tempo e corpo. In questo contesto il Cantiere Danza si aprirà allo studio, alla discussione e alla rivisitazione delle proprie radici per poi intraprendere un volo che non è solo un viaggio verso qualcosa di nuovo ma anche una sensazione di vertigine e di attrazione verso il nuovo e l’emozione. Tra gli atti creativi di Cantiere Danza, la mostra itinerante dei costumi storici dell’accademia: Ro-Mat TransumAND, realizzata in collaborazione con la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale e nata dall’idea dell’attuale direttrice artistica Enrica Palmieri. La mostra avrà luogo dal 20 giugno al 28 dicembre 2018 con otto tappe e otto artisti che occuperanno gli spazi di musei, istituzioni pubbliche e private, da Roma a Matera passando per L’Aquila, Teramo, Pescara, Campobasso, Benevento, e Foggia. Sul versante formazione, sarà organizzato un Master di I livello in Tecniche dell’improvvisazione coreutico-musicale, diploma accademico congiunto con il dipartimento Jazz del Conservatorio di Santa Cecilia e MAXXI (Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo). In cantiere anche tre Master di II livello sui temi “L’archeologia del Gesto sui sentieri della Magna Grecia”, “La Dinamica dell’Immagine: progettazione, riprese e costruzione” e “Pratiche musicali in ambito coreutico”. Una particolare e rinnovata attenzione va anche ai licei coreutici nazionali e ai progetti Erasmus di scambio con prestigiose istituzioni artistiche e scientifiche in Mali e in Palestina. In questo lungo percorso saranno coinvolti docenti e professionisti esterni che proporranno workshop, laboratori e spettacoli. Il dialogo con l’esterno si svilupperà anche con il progetto Resid’AND e attraverso la formazione dei più piccoli con EducANDo in DANZA. Parallela la XVI edizione del Premio Roma – Concorso Internazionale di Danza che si svolgerà all’interno del Teatro Grande dell’Accademia Nazionale di Danza tra 8 e 12 luglio 2018. Si tratta di un palcoscenico per far conoscere nuovi talenti e rinvigorire la disciplina, diffondendola in tutte le sue forme. Accanto al presidente della giuria Koffi Koko, ospiti di fama internazionale come Hafiz Dhaou, Omar Rajeh, Francesca Manica, Elisabeth Nehring, Valentina Valentini, Italo Pesce Delfino; tra i lavori migliori, che andranno in scena nel Galà finale del 12 luglio, i giudici decreteranno i vincitori.
Benedetta Colasanti 16-06-2018