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Akram Khan Company in "Kaash" al Romaeuropa Festival 2015

"Dance first, think later. It's the natural order" scrisse Samuel Beckett nel suo "Aspettando Godot": che Akram Khan fosse lì a spiargli gli appunti?
In lingua hindi "kaash" significa "se" e forse per Khan, di fronte a ogni quesito possibile o dubbio amletico, la risposta è sempre e comunque la danza.
Nella sua coreografia datata 2002 e oggi riproposta al Romaeuropa Festival, si sondano i buchi neri della fisica, si scarnifica l'essenza del dio Shiva: la violenza cosmica, la natura meditativa, il ciclo eterno di creazione e distruzione.
Con scene del visual artist Anish Kapoor e musiche del compositore Nitin Sawhney, entrambi artisti di origini orientali, ma attivi in occidente, "Kaash" è la danza multiculturale per cinque interpreti, accolta sin dal debutto come esempio paradigmatico della grande potenzialità di sintesi interculturale del suo creatore.
“Kaash” è leggerezza e precisione. Potenza.
Fuori da ogni volontà narrativa, lo stile del coreografo si staglia prorompente attraverso movimenti di gruppo, sincronici e correlati che si rifanno alla danza antica kathak dove, in uno spazio scenico scuro ed elegante, sembrano riprodursi azioni tipiche di una cerimonia religiosa. I danzatori riescono a divenire un unico corpo dotato di più estensioni, una macchina perfetta, cercano e trovano sillabe nell’aria, le ascoltano, le acchiappano, ne attribuiscono un senso.
Grazie a Peter Brook che lo scelse ragazzino nel cast del suo «Mahabharata», Khan ha imparato che "l’essenzialità è complicatissima, ma che si può riuscire a elevarla ad arte".
Talento indiscusso, amato da dive e addetti ai lavori, nato a Wimbledon da una famiglia originaria del Bangladesh, Akram Khan, si è già guadagnato nell'Olimpo dei coreografi un ruolo di tutto rispetto.
Forse per questo, molti artisti degni di altrettanta stima, sono tra il pubblico a godersi lo spettacolo e, nel finale, tra Nanni Moretti e Stefano Bollani (per citarne solo due), applaudiamo fieri, Nicola Monaco, il danzatore italiano che oggi interpreta il ruolo che fu di Akram Khan.

Credits dello spettacolo: http://romaeuropa.net/festival-2015/kaash/

Miriam Larocca 20/10/2015

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