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Youtube diventa TV: Google offre 40 canali in streaming negli USA

D'ora in poi per gli operatori televisivi statunitensi la vita sarà un po' più dura. Un nuovo competitor di tutto rispetto entra, infatti, nel mercato. Si tratta di Google, il colosso multinazionale del web che ha lanciato un nuovo servizio in abbonamento: YouTube TV. La piattaforma di video in streaming più importante al mondo (oltre un miliardo di ore di visualizzazioni al giorno) sbarca, dunque, nel mercato televisivo con un'offerta di lancio che prevede più di 40 canali tv a 35 dollari al mese.

Si preannuncia una competizione senza esclusione di colpi con le grandiYouTubetv2 emittenti via cavo che dominano il mercato statunitense. Nell'abbonamento, fruibile esclusivamente in streaming on-line (senza antenne, cavi o parabole), sono presenti alcuni dei più importanti canali tv come CBS, Fox, NBC e ABC e ben 10 canali sportivi (ESPN, Fox Sports). Mentre Fox Soccer Plus e Showtime sono canali extra da aggiungere a pagamento. Sarà possibile, inoltre, utilizzare il proprio abbonamento su 6 diversi dispositivi, nonché registrare alcuni contenuti. Non bisogna confondere questo nuovo abbonamento con YouTube Red, servizio a pagamento di Google che elimina la pubblicità prima dei video e che offre contenuti originali. Contenuti che, d'ora in poi, saranno visionabili anche dagli abbonati a YouTube TV.

L'offerta risulta molto concorrenziale, seppure priva di network di rilievo, tra cui HBO e CNN. Ma l'aspetto veramente innovativo è l'incorporazione dello sconfinato bacino di contenuti presenti su Youtube con le più canoniche trasmissioni tv, che permetterà un avvicinamento tra le vecchie generazioni, ancora legate al meccanismo televisivo, e quelle più giovani, abituate a usare YouTube come fonte di intrattenimento principale. YouTube TV è destinata imporsi sugli altri servizi dello stesso tipo, come PlayStation Vue e DirectTV Now e si porta in vantaggio su un altro colosso come Apple, anticipandone l'ingresso nel mercato (eventualità di cui si sente parlare ormai da diverso tempo).

Difficilmente questo servizio potrà sbarcare a breve nel vecchio continente, in quanto prevede una complessa e tutt'altro che scontata negoziazione con i network televisivi, da compiere separatamente da paese a paese. Seppure questo cambiamento non ci toccherà direttamente, si tratta senz'altro dell'ennesimo passo avanti compiuto da Google verso la totale (e inevitabile) egemonia sul mondo della cultura, dell'informazione e dell'intrattenimento.

Carlo D'Acquisto 10/03/17

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