La digitalizzazione è in grado di trasformare qualsiasi azienda di qualunque mercato e di generare, secondo IDC*, opportunità di mercato pari a 2,1 trilioni di dollari entro il 2019. Il percorso di digitalizzazione richiede una rete evoluta che vada oltre la semplice connessione. Tale rete dovrà essere intuitiva, portare innovazione nelle aziende e creare customer experience. Dovrà generare una riduzione dei costi e della complessità grazie a nuove funzionalità di orchestrazione e automazione, proteggendo l’azienda con un’architettura sicura.
Mentre le aziende stanno pensando a come intraprendere il percorso di digitalizzazione, vi sono state incredibili innovazioni nel networking che oggi include SDN (software defined networking), NFV (network function virtualization), programmazione basata sui modelli, reti overlay, API aperte, gestione cloud, orchestrazione, analisi dei dati e altro ancora. Queste innovazioni hanno tutte le potenzialità per migliorare l’efficienza operativa e per abilitare applicazioni digitali, nonostante l’adozione sia rallentata a causa della difficoltà di utilizzo di tali tecnologie. Il mercato ha bisogno di una soluzione che integri le principali innovazioni dei software per il networking – virtualizzazione, automazione, analisi dei dati, gestione dei servizi cloud e programmabilità aperta e flessibile – in un’architettura in grado di fornire tutto ciò in modo integrato e semplice da utilizzare.
In quest’ottica, Cisco ha presentato Digital Network Architecture (DNA), un’architettura basata su software, aperta e estendibile che favorisce la digitalizzazione. Cisco® DNA integra la rinomata tecnologia Cisco ACI (Application Centric Infrastructure), estendendo l’approccio basato sulle policy e la strategia software a tutta la rete: dal campus alla filiale, dal wired al wireless, dal core all’edge. Cisco DNA è disponibile in tutta la famiglia software Cisco ONE™, permettendo di creare licenze d’uso software semplificate e fornendo protezione degli investimenti e flessibilità.
Cisco DNA si basa su cinque principi:
Virtualizzare ogni cosa per permettere alle aziende di utilizzare qualsiasi servizio da qualunque luogo, indipendentemente dalla piattaforma sottostante – fisica o virtuale, on-premise o nel cloud.
Automazione in modo che i servizi siano facilmente implementabili, nonché semplici da gestire e mantenere – cambiando radicalmente l’approccio alla gestione di rete.
Analisi pervasiva per fornire una visione dettagliata delle attività della rete, delle infrastrutture IT e del business – informazioni che solo la rete è in grado di fornire.
Gestione del servizio dal cloud in modo da unificare le policy e l’orchestrazione in tutta la rete – beneficiando di una maggiore agilità fornita dal cloud e allo stesso tempo con la sicurezza e il controllo delle soluzioni on premises.
Apertura, estendibilità e programmabilità a tutti i livelli – integrando tecnologie Cisco e di terze parti, API aperte e piattaforme di sviluppo, per supportare un ampio ecosistema di applicazioni di rete.
“La rete digitale è la piattaforma per la digitalizzazione,” ha commentato Rob Soderbery, SVP for Enterprise Products and Solutions di Cisco. “Cisco DNA riunisce virtualizzazione, automazione, analisi dei dati, cloud e programmabilità per la creazione di tale piattaforma. L’acronimo di Digital Networking Architecture non è un caso. Stiamo infatti cambiando radicalmente il “DNA” del networking”.
U.s. - 04/03/2016