La Meet the Media Guru, piattaforma innovativa di idee e eventi - nata nel 2005 dalla mente di Maria Grazia Mattei - ha lanciato il 26 febbraio "MEET", il primo centro internazionale di cultura digitale.
Finanziato dall'istituzione filantropica Fondazione Cariplo, il "MEET" è un'impresa sociale che si prefigge di colmare il divario digitale che esiste in Italia. Contando su partner internazionali come il College di Toronto, l'azienda milanese è da sempre concentrata sul tema dell'arte e della cultura, poiché tramite essa si può raggiungere una crescita non solo culturale ma anche economica.
L'ex spazio Oberdan - 1200 quadrati di spazio in un palazzo storico di Porta Venezia - oltre ad ospitare MEET continuerà ad essere la sede della Fondazione Cineteca italiana, con la quale sono già state organizzate delle iniziative coordinate.
L'interno dello spazio sarà così diviso: ci sarà la content zone, un laboratorio dedicato alla creatività, nel quale è possibile sperimentare i nuovi linguaggi e le nuovi forme multimediale; la research and innovation zone, invece, servirà a mettere a fattore comune il meglio della ricerca mondiale, per ragionare e aggiornarsi sull'impatto della cultura digitale. La education zone, come ben dice il nome, sarà un luogo didattico: saranno organizzate masterclass, corsi, workshop e percorsi per coinvolgere persone di età, di competenze digitali e di interessi diversi, in modo da promuovere il sapere digitale in modo trasversale. La showcase zone, infine, sarà una sezione prettamente artistica, la quale ha ereditato la produzione di Meet the Media Guru a partire dal 2005 e la espone attraverso mostre ed esibizioni.
"Per Meet the Media Guru, Cultura Digitale è il DNA del tempo che viviamo, è il sistema di simboli e comportamenti che definisce il nostro presente - ha dichiarato Maria Grazia Mattei, Direttore del neonato centro e fondatrice di Meet the Media Guru - Spesso, come accade a chi guardi in un cannocchiale rovesciato, si crede che il cambiamento tecnologico sia la causa quando è la conseguenza del nostro modo di vivere e di pensare. Qual è il pericolo di questo malinteso? È che ci trasformi in semplici fruitori di tecnologia sempre nuova. Mentre noi, presi dalla rincorsa verso l'ennesima novità, sopraffatti dalla fatica dell'aggiornamento costante, spaventati dal restare indietro - perdiamo il senso di tutto questo correre. Con il MEET vogliamo dare voce alla Cultura Digitale come un nuovo Umanesimo che tiene insieme gli elementi della travolgente trasformazione, senza lasciare nessuno fuori, in una logica di incontro e di inclusione".
Giorgio Catalani 06/03/2018