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Addio Internet Explorer, benvenuto Project Spartan

Microsoft annuncia l'eutanasia di uno dei suoi figli prediletti e il suo rimpiazzo con un progetto dal gusto videoludico. Nonostante la sua strenua difesa da parte del colosso americano sostenuta davanti all'antitrust contro varie cause intentate da aziende realizzatrici di browser, Internet Explorer sembra pronto alla dipartita.

Le promesse e le realizzazioni messe in atto a ogni nuova edizione dell’Explorer non hanno mai né convinto né accontentato gli utenti che hanno finito per scegliere sempre di più, anno dopo anno, la concorrenza.

L’azienda di Redmond questa volta cambia anche il nome del suo prodotto attingendo dal proprio repertorio videoludico per il nome (non solo del browser).

“Cortana”, presente anche nel nuovo browser oltre che nei Windows Phone, è l’assitente vocale: il nome è quello dell’Intelligenza Artificiale presente nei videogiochi della saga di HALO. Sempre dallo stesso gioco deriva il termine “Spartan” utilizzato per il "progetto", che nella storia degli HALO (ultimamente forgiati da Microsoft e 343 Industries) indica una speciale classe di super-soldati alla quale appartiene anche il protagonista assoluto di cui più volte i giocatori vestono i panni: Master Chief.

Difficile però pensare che il browser mantenga il nome “Project Spartan”, più probabile vedere tradotto tale progetto in un prodotto definitivo avente il nome che ultimamente circola in rete: “Edge” (o "Microsoft Edge").

Quello che possiamo definire oramai un “progetto-browser” è disponibile nell’anteprima tecnica di Windows 10 che, dopo qualche rimando, dovrebbe essere pronto per il debutto nella sua versione definitiva in estate.

Quello che sarà il nuovo Internet Browser di Microsoft offrirà l’integrazione con l’assistente vocale del sistema, appunto “Cortana”, dando aiuto nelle ricerche, in più darà la possibilità di annotare segni e commenti sullo schermo specialmente per quei terminali abilitati “touch”.

Commenti e pagine potranno essere condivisi, salvati online tramite l’archiviazione con OneDrive, o allegati alle note di OneNote.

Oltre a questo, con l’anteprima, c’è la possibilità di creare liste di lettura di pagine web con conseguente opzione per la visualizzazione semplificata delle stesse; altre funzioni specifiche verranno fuori nella sua versione definitiva contenuta in Windows 10, che promette già bene in quanto a sicurezza. 

Se anche il design sarà mantenuto tale, la rivoluzione sarà evidente anche a prima vista: si tratta sicuramente di una svolta minimal per un prodotto dal quale Microsoft vuole il massimo.

 

(Federico Catocci)