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Venezia: le opere di Heidi Lau in mostra all'Arsenale

La mostra "Apparition", dell'artista cinese Heidi Lau, visitabile dall'11 maggio al 10 novembre, di fronte all'Arsenale di Venezia (in Campo della Tana) segna la settima presenza dal 2007 di Macao, Cina, con la partecipazione all'Evento collaterale della 58° Esposizione Internazionale d'Arte – La Biennale di Venezia.
"Apparition" decostruisce l'immagine che il mondo ha di Macao, la “Las Vegas cinese”, per rivelarne l'intricata identità culturale, facendo così “apparire” la Macao invisibile in una personale di Heidi Lau che intende approfondire le storie complesse di Macao secondo lo stile della classica narrazione cinese di eventi soprannaturali (Zhiguai 志怪). La mostra è costituita da 10 nuove installazioni ceramiche ispirate a 4 diversi temi – Apparition I: Primitive Memories, Apparition II: The Ancestral House, The Contemporary Moment: Learning from Casino e Reflective Nostalgia: The Old Recreation Garden – in cui Lau abbina i resti cadenti di reliquie storiche all'immaginario delle mitologie taoiste e popolari. Ed è per questo che il curatore ha intitolato la mostra “Apparition”, proprio per sottolineare la ricerca dell’artista volta a rappresentare Macao in uno stato di manifestazione.
Dagli anni 2000, Macao, con la fine dell'era del monopolio dei casinò durata ben quarant'anni e l'apertura del settore del gioco d'azzardo, subisce l'influsso del capitale mondiale. In risposta al rapido sviluppo urbano, Lau crea opere ceramiche ispirate ai suoi ricordi personali e familiari di Macao, costruendo uno spazio per contemplarne il patrimonio culturale attraverso la ricontestualizzazione di impressioni eccessivamente semplificate per renderle facilmente digeribili.
Riflettendo le repliche surreali dei canali veneziani e della Torre Eiffel costruite a Macao dal capitale internazionale, Lau ricrea a Venezia un'apparizione di Macao relegata in secondo piano dalla società dello spettacolo: un monumento per compiangere la perdita della memoria collettiva e del senso del luogo.
In questa mostra, Lau trasmette la sua visione critica e la sua reinvenzione della città attraverso una ricostruzione spirituale della casa perduta, la riflessione sulle rovine della città e il profondo desiderio di storie di ineffabilità e soprannaturalità. La sua obliquità rifiuta il cliché di una narrazione in cui l'Oriente incontra l'Occidente, schiudendo nuove opportunità future per un'espressione più articolata.

Davide Antonio Bellalba  12/04/2019