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Dal 16 maggio al 14 luglio 2019 nel cortile di Palazzo Strozzi, a Firenze, sarà presente l’installazione Rede Social ad opera del collettivo artistico di Rio de Janeiro, Opavivarà!, attivo dal 2005. L’opera fa parte di Beyond Performance, un progetto prodotto e organizzato da Fondazione Palazzo Strozzi, Fondazione CR Firenze e Osservatorio per le Arti Contemporanee a cura di Alberto Salvadori, con interventi site specific degli artisti Cally Spooner e Mario García Torres presenti fino a pochi giorni fa, dal 12 aprile al 12 maggio 2019, nella Strozzina. «Anche nel periodo in cui protagonista è la grande mostra Verrocchio il maestro di Leonardo, abbiamo voluto sottolineare come l’arte contemporanea rimanga parte integrante dell’identità di Palazzo Strozzi: uno stimolo per mettere in dialogo passato e presente». Queste le parole del Direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, Arturo Galansino, per Beyond Performance. L’iniziativa propone tre diverse modalità di rielaborare l’idea di performance nella produzione artistica di oggi, esaltando il suo essere forma espressiva interdisciplinare attraverso la sperimentazione con media e contesti diversi e il coinvolgimento del pubblico in una riflessione sul rapporto tra realtà e finzione e sul concetto di partecipazione. Inoltre, permette una nuova e rinnovata considerazione sugli spazi della Strozzina e del cortile di Palazzo Strozzi come luoghi vivi, dinamici, ludici. È nella Strozzina, infatti, che vengono collocate le installazioni video And You Were Wonderful, On Stage (Ed eri meraviglioso, sul palcoscenico) della giovane artista britannica Cally Spooner e Falling Together in Time (Ritrovarsi nel tempo) del più maturo artista messicano Mario García Torres. Ed è per mano del collettivo Opavivarà! che il cortile di Palazzo Strozzi si trasforma in uno spazio di partecipazione e coinvolgimento attraverso l’installazione Rede Social. Si tratta di una grande e coloratissima amaca lunga oltre 10 metri in cui il pubblico è invitato a salire, rotolando e galleggiando nell’aria in un arcobaleno a suon di musica, per vivere attraverso l’esperienza sensoriale lo spazio urbano e l’architettura del palazzo rinascimentale da un punto di vista e da una posizione inconsueta: da sdraiati con gli occhi verso il cielo. L’installazione è stata pensata e disegnata appositamente per il cortile di Palazzo Strozzi, luogo racchiuso e raccolto, ma nel contempo permeabile. Rede Social richiama nel titolo in inglese la rete dei Social Network, intesa con un doppio senso delle parole, nella traduzione italiana “rete” e “sociale”, riferendosi al dispositivo relazionale che diventa appunto l'amaca. Ispirata alla cultura brasiliana libera, gioiosa e fortemente collettiva, è quel che può a ragione definirsi in questo senso un’opera aperta. La tensostruttura, che sostiene l’amaca con 12 postazioni, tappe o toppe di colore cucite insieme, permetterà ai suoi partecipanti, grandi e piccoli, di percorrerla giocando e abbandonandosi, nell’andare sospesi, alle relazioni umane. In un tempo in cui non si è più così tanto abituati a condividere, o almeno non così spesso, paesi come il Brasile, che non hanno ancora vissuto il boom economico occidentale o che sono qualche anno più indietro rispetto al trend di crescita del Nord del mondo, conservano ancora uno spirito sociale teso alla condivisione e ce lo ricordano.

Elvia Lepore, 17.05.2019

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