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Milano: proprio nel giorno d’apertura della Mostra Wildlife Photograper of the year è venuta a mancare Luciana Matalon, fondatrice dell’omonimo Spazio

Fondazione Matalon
Foro Buonaparte 67 – Milano
Wildlife Photograper of the year

La quarta edizione milanese della mostra di fama mondiale “Wildlife Photograper of the year” è ospitata dalla Fondazione Matalon, che in questi giorni di inaugurazione vive un triste lutto per la perdita della sua fondatrice Luciana Matalon. La mostra è stata possibile grazie all’Associazione culturale Radicediunopercento presieduta da Roberto Di Leo. Il premio di 1000 sterline e una masterclass con un fotografo naturalista professionista vanno al partecipante la cui immagine è stata giudicata come la più memorabile tra tutte. Allestite nelle belle sale della Fondazione Matalon le immagini premiate nelle 21 categorie in gara, a partire dal riconoscimento più ambito, il Wildlife Photographer of the Year, assegnato a The last great picture di Michael Nichols (USA). Scattata in Tanzania nel Serengeti National Park, la foto mostra cinque leonesse che si riposano insieme ai loro cuccioli su uno sperone di roccia, dopo aver attaccato e cacciato due maschi del branco. L’immagine è incorniciata con la vista delle pianure in un cielo di tardo pomeriggio ed è stata catturata agli infrarossi, trasformando così la scena in qualcosa di primordiale. Ma le foto che hanno attirato la nostra attenzione sono quelle scattate da ragazzi sotto i 17 anni. Lo spagnolo Carlos Perez Naval, di soli 8 anni ha vinto nella sua categoira con “Pungiglione al sole”. Si tratta di un piccolo genio che ha vinto premi per il suo lavoro in concorsi in Spagna, Italia e Francia. Ama la natura e passa il più possibile il tempo all’aperto a fotografare le piante e gli animali vicino alla sua casa in Spagna. La foto che gli vale il primo posto rappresenta uno scorpione che si scalda alla luce del sole. Carlos pare l’abbia trovato vicino casa e la luce del tardo pomeriggio emanava un bagliore affascinante che decide di fare degli esperimenti con una doppia esposizione. Incominciò con lo sfondo, usando un tempo di esposizione rapido per non sovrapporre il sole e poi fece lo scatto usando un flash. Consapevole della presenza del bambino, lo scorpione mostrò il suo pungiglione come avvertimento. Nella fattispecie pare si tratti di uno scorpione giallo altamente velenoso e notturno, come la maggior parte degli scorpioni, probabilmente uscito dal suo nascondiglio. Sono molte le storie di bambini prodigio nel campo della fotografia, come quella di Carlos ed alcune di queste sono raccolte nell’interessante e strabiliante mostra che dal 9 ottobre fino al 23 dicembre occuperà gli spazi della Fondazione Matalon. I ragazzi che espongono hanno meno di 18 anni. Si tratta di giovanissimi che unendo pazienza, intuizione e creatività rappresentano i futuri innovatori della Fotografia. Durante il percorso espositivo ci siamo imbattuti in foto che meravigliano per il loro senso dello stile e capacità tecnica. Le loro immagini traggono pieno vantaggio dalle attrezzature di oggi e si fondono con una visione artistica. L’anelito verso la natura selvaggia è sincero e tangibile. Non mancano infatti sezioni dedicate agli ambienti terresti dove viene celebrata la potenza delle forze naturali che danno forma al pianeta e i fenomeni naturali che gli conferiscono bellezza. Un mondo surreale sembra circondarci. C’è poi una sezione dedicata a creatività e tecnica in cui l’intento è quello di andare alla ricerca di un nuovo approccio nella rappresentazione delle forme, dei colori e dei disegni presenti in natura. E la creatività dei fotografi oggi si è potuta evolvere proprio grazie ai sempre crescenti strumenti digitali. I timelapse cancellano i confini tra le fotografie e le immagini in movimento mentre il bianco e nero va oltre l’esperienza oggettiva del quotidiano. E come se i nuovi strumenti digitali volessero rivelarci il mondo in una chiave nuova. Una mostra nel complesso interessante che riserverà al pubblico delle sorprese, dando soprattutto l’opportunità a bambini ed adulti di conoscere i fotografi di domani, in uno spazio ideato appositamente per la promozione, lo studio e la valorizzazione dell’arte contemporanea. La mostra, che presenta i 50 anni di uno dei più prestigiosi premi sulla fotografia naturalistica, quello del Natural History Museum di Londra, che nei giovani trova la sua forza, rimarrà negli spazi della Fondazione fino a Natale 2015.

Adele Labbate 12/10/2015

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