Dopo Los Angeles, Pechino e Seoul, anche gli appassionati, addetti ai lavori e semplici curiosi italiani hanno la possibilità di scoprire come nasce e cosa si nasconde nel backstage di una sfilata di pret-à-porter di Louis Vuitton, grazie alla mostra itinerante “Exhibition Series 2” .
Interattiva, moderna e super tecnologica, la retrospettiva è stata organizzata come un percorso nella mente del genio creativo Nicolas Ghesquière, unendo passato, presente e futuro, dalle sue prime ispirazioni agli abiti finiti, dal celebre monogramma “LV” alle scenografie della sfilata, con allestimenti di grande impatto visivo, tra proiezioni video in 3D, abiti e fotografie, tra cui un divertente shooting realizzato dal leggendario fotografo francese Jean Paul Goude.
Sono nove le stanze tematiche che lo spettatore attraversa: la prima sala "Abstract title" è dedicata al monogramma “LV” usato dal fondatore della Maison, all'inizio della sua attività come produttore di bauli nel 1854. Nicolas Ghesquière, arrivato da Louis Vuitton, fu immediatamente attratto da questo logo, dandogli nuova vita nella collezione di accessori.
La seconda tappa del percorso, "Talking Face", permette al visitatore di vivere la scenografia dell’inizio della sfilata Primavera/Estate 2015 di Nicolas Ghesquière.
Nella terza stanza "Magic Trunk", forse una delle più suggestive, si ripercorre la storia della Maison attraverso un baule, che grazie alla videoart prende vita e rivela le origini e la storia della casa di moda. Depositario di storie del design e tesori sia passati che presenti, questo magico baule racconta 160 anni di creazioni del marchio attraverso il suo famoso ologramma.
Si passa poi alla "Infinite show", una sala in cui vi è una proiezione continua delle 48 silhouette della sfilata Primavera/Estate 2015 che permette al pubblico di scoprire o riscoprire gli stili, i modelli, i colori e i dettagli della collezione, trasportandoci fino alla sala accanto, quella del "Backstage", raccontato attraverso gli scatti di Jean-Paul Goude. 48 modelle, 25 make-up artist sotto la direzione di Pat McGrath, 25 parrucchieri sotto la direzione artistica di Paul Hanlon, 40 persone di staff dello Studio, 40 costumisti: è così composto lo staff che rende possibile lo spettacolo che va in scena sulla passarella.
Fulcro della mostra è il passaggio all'interno dei laboratori artigianali, nella stanza intitolata "Savoire Faire", in cui due artigiane della maison mostrano ai visitatori come si costruisce e si assembla a mano una delle icone di Louis Vuitton, la borsa Petite Malle.
Da qui si accede alla "Accessories Gallery" che presenta un avatar stampato in 3D della modella Marte Mei van Haaster con gli accessori della Collezione Primavera/Estate 2015. Questi sono affiancati da pezzi provenienti dagli archivi Louis Vuitton, come il baule-scarpiera appartenuto alla leggendaria attrice Greta Garbo.
Ultima tappa è la "Poster Room", in cui si può ammirare la campagna pubblicitaria “SERIES 2” per la Primavera/Estate 2015 , fotografata da Annie Leibovitz, Juergen Teller e Bruce Weber. La sala dei poster mostra anche delle storie di moda create da Patrick Demarchelier e da Juergen Teller.
Aperta al pubblico tutti i giorni dalla 11 alle 19 fino al 7 giugno, l' “Exhibition Series 2”, evento a metà strada tra moda e arte, rappresenta un'occasione imperdibile per scoprire cosa si nasconde dietro l'universo creativo di una grande griffe del lusso, riuscendo a coinvolgere i visitatori in un' esperienza unica, soprattutto per quelli che hanno sempre sognato vivere il dietro le quinte di una sfilata.
(Krizia Ricupero)