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Al parco Jonio continua l'evento "Up - Restate in Stazione": restare in periferia non è mai stato così bello

“C’è chi fin là non giunge mai e lì muore il mondo e la città oltre non va, dove anche un cielo è di fango. Figli ce n’è, ce n’è anche qui tutti una faccia ed un nome. Figli del mai, piccoli eroi in guerra per un sorriso”. Così Renato Zero nel 1979 cantava “Periferia” per descrivere le zone d’ombra della sua Roma.
A quasi quarant’anni di distanza da quella canzone, la periferia capitolina resta ancora un luogo da cui fuggire, in cui in particolare i giovani si sentono in trappola, lontani dal centro cittadino. Un non luogo, dove spesso mancano cinema, musei, locali in cui poter ascoltare buona musica e teatri, che costringe interi nuclei familiari a imbarcarsi in viaggi di ore, fatti di attese, pur di evadere dalla quotidiana monotonia e godere di attività a carattere culturale, ludico e ricreativo. È proprio per dare una possibilità a queste famiglie, di cui non sempre le amministrazioni si ricordano, che a maggio 2016 l’associazione di volontariato della Protezione Civile NSA, Nucleo di Sicurezza Ambientale Roma Nord ha deciso di prendere in gestione il Parco Jonio, situato sulla terrazza del complesso semicircolare del Capolinea della Metro linea B1, per renderlo un polo attrattivo per i giovani, le mamme, i papà, i bambini e gli anziani della zona.Up03

La metro, vista sempre e solo come luogo di passaggio perfetto per fuggire, grazie al loro impegno e alla loro determinazione è diventata così un posto in cui restare, in cui trascorrere piacevoli ore con gli amici o i propri figli, senza dover per forza allontanarsi troppo da casa. Una valida alternativa culturale al degrado, alla marginalità caratteristica di alcuni quartieri, unica nel suo genere, visto che si tratta di un giardino sopraelevato sotto cui passa la metro, in cui questa estate e per tutto ottobre, i gestori hanno deciso di oganizzare l’evento “Up - Restate in Stazione”.
L’impresa dell’NSA ovviamente non è stata facile, gli uomini della Sicurezza Ambientale, che mai come questa estate si sono trovati a dover fronteggiare l’emergenza incendi su tutto il territorio, si sono dovuti scontrare con differenti problematiche, in primis con il dilagante degrado e lo scarso senso civico, purtroppo ormai diffuso nella nostra società. Inaugurato il 21 aprile 2015, infatti, il parco che ospita al suo interno un’area giochi recintata per la sicurezza dei bambini, panchine, viottoli ed è munito di 2 ingressi resi accessibili anche per persone disabili, è stato per un intero anno abbandonato, vittima di atti vandalici e ricoperto di rifiuti. L’operazione di riqualificazione ha visto il sostegno anche dell’Associazione Arte città e colori, che servendosi di 4 Street Artists della Capitale ha decorato le pareti circolari di oltre 100 metri di lunghezza per 8 di altezza del parco attraverso opere ispirate al film “Ladri di Biciclette”, che vede alcune sue scene girate proprio in via Gran Paradiso nelle zone limitrofe dell’area.

Up02Così dal 20 agosto la balena con Nettuno e gli squali hanno fatto da sfondo a serate a base di musica, aperitivi e spettacoli, prime fra tutte le note degli Egg Trio, un gruppo emergente dell’underground romano, a cui è stato affidato il compito di inaugurare il progetto Up. I prossimi appuntamenti previsti ad ottobre sono: il 13 con i Roma Gospel Voices che regaleranno brani gospel contemporanei e successi pop rock internazionali arrangiati in chiave corale; il 14 sarà la volta di Federico Melis con il suo spettacolo di cabaret “One (little) man show!” irriverente, dissacrante e esilarante: il 21 sarà invece la cantautrice Livia Ferri ad esibirsi in concerto con la sua chitarra acustica per raccontare storie di vita e di relazioni. A contribuire alla buona riuscita dell’iniziativa, diventata un faro bianco in mezzo al grigiore periferico, anche il Municipio III, di cui fa parte il parco.
Grazie alla dedizione e all’impegno dell’NSA finalmente anche il quartiere Tufello può godere di uno spazio fruibile, da condividere e in cui promuovere la cultura. Restare in stazione così come restare in periferia non è mai stato così bello!


Eleonora D’Ippolito
11/10/2017