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Per la rassegna Venti d’estate: la presentazione del libro “La Collina” all’Isola di Roma

Molto spesso ci si dimentica del potere della scrittura, ci si dimentica che un romanzo e quindi una storia plasmata dalla fantasia, pur basandosi sulla realtà, può essere un modo per guardare il mondo da un’altra prospettiva. Dimentichiamo che la scrittura ha il grande valore di rimanere nel tempo, impressa sulla carta e nella memoria.
“La Collina”, libro a quattro mani di Andrea Delogu e dello sceneggiatore Andrea Credrola alla sua seconda edizione, la prima pubblicazione risale al 2008, incarna proprio la volontà di voler raccontare uno stralcio di vita passata, vissuta, nascosta ed ora liberata agli occhi di chi non ne è mai stato a conoscenza. Una parte di vita trascorsa tra le mura di una comunità di recupero, da cui prende il nome il romanzo: un racconto toccante, emozionante, talvolta anche crudo, nitido e vivido nel descrivere una parte d’Italia in maniera ravvicinata non distaccata e cronachistica. la collina2
Presentato nell’ambito della rassegna Venti d’Estate all’Isola Tiberina- L’isola di Roma, il libro viene scandagliato nel dettaglio, spiegato e motivato dai suoi autori, inframmezzato dalle musiche della band capitolina “L’Orchestraccia” ed offerto al pubblico grazie alle letture di Francesco Montanari, Sara Serraiocco e Marco Conidi.
Ma toccante è la testimonianza di Andrea Delogu, affermata conduttrice e speaker radiofonica, colei che ha dato vita a questo progetto e i cui occhi hanno potuto raccontare cosa accadesse in quel recinto fuori dal mondo, nel quale è nata e cresciuta. “La Collina” è infatti parte della sua storia familiare, la storia di una famiglia definita stesso dalla Delogu ‘particolare’, una famiglia che rappresenta una dimostrazione di forza, d’amore, di volontà in un’Italia minata.
Quell’Italia degli anni Ottanta raccontata da un punto di vista non convenzionale, ma reale e veritiero, lontano dal pentapartito, dall’incedere di Craxi in politica, dalla nascita della Tv commerciale, qui si vede un’Italia in cui la piaga dell’eroina ha disseminato la morte tra i più giovani, una dipendenza senza via d’uscita, etichettata come episodio e non come emergenza a cui dare la giusta attenzione; un’Italia o quanto meno una sua piccola parte raccontata, descritta dagli occhi di una bambina e di suo padre, in cui emerge il desiderio di lottare, di salvare il salvabile a discapito anche della vittoria del bene sul male. Quell’Italia di San Patrignano, di cui La Collina ne era una sorta di gemella.
Una storia che porta con sé la concretezza del vissuto e la leggerezza della parola romanzata, una storia che è il frutto di studi e ricerche, non solo di ricordi, una storia che fa luce su un periodo buio del nostro Paese, su delle realtà che ancora esistono e hanno cambiato i destini che sembravano già segnati, e ridato un’opportunità a molte persone di riprendere in mano una vita che stava per scivolargli tra le dita.

10/7/2018
Ilaria Costabile

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