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In uscita "La solitudine dell'assassino" di Andrea Molesini

"Ho vissuto da uomo libero, e la libertà mi ha devastato." Così si apre la confessione di Carlo Malaguti che, passati gli 80, viene rilasciato dopo 21 anni di prigione. Nel 1944 tradì la ragazza che amava, un'ebrea piena di fascino. Il senso di colpa non l'ha mai abbandonato e un giorno il passato bussa alla sua porta. Malaguti uccide e accetta la sentenza, ma per espiare quale colpa? Su invito della direttrice del carcere, il traduttore Luca Rainer scava nel vissuto dell'omicida. Tra loro esplode un'amicizia inattesa, e mentre il vecchio riscopre la bellezza nascosta nel tormento, l'altro intuisce una via di riscatto nel racconto di una vita a cui il dolore ha dato significato, la vita dell'assassino.

Lo scrittore veneziano Andrea Molesini concede poche parole al suo protagonista perché ne "La solitudine dell’assassino" il senso di colpa è troppo forte per lasciare libero spazio ai movimenti e alle emozioni. Dopo il successo de "La primavera del lupo" e tante trasposizioni in lingue straniere, il narratore ci porta stavolta in un mondo quasi proibito, quello delle prigioni, dove le vite umane nascondono segreti e sembrano trascinarsi giorno per giorno. Qui sta Carlo Malaguti, ma dopo ventuno anni di prigione e alla soglia dei suoi ottant’anni è pronto ad uscire, a tornare all’aria aperta. Per tanto tempo però qualcosa sembra essere rimasto ancora ingabbiato nel cuore e destinato a non uscire neppure una volta fuori da lì. La direttrice del carcere dove sta Malaguti è incuriosita da questo strano personaggio e allora chiede a Luca Rainer, giovane traduttore, di indagare nel passato tormentato dell’uomo. L’unico modo per farlo per Rainer è incontrare il vecchio carcerato. Forse prima di uscire dalla prigione vuole liberarsi di tutti i suoi tormenti. Dopo un’iniziale resistenza tra Malaguti e il traduttore scatta infatti un sentimento di rispetto che porta i due uomini a confidarsi. Inizia così un racconto di un uomo che per quasi sessant’anni ha vissuto liberamente e una vita normale, ma è stata proprio quella libertà a distruggerlo. Il male Malaguti lo cercava per autodistruggersi, devastato già da un senso di colpa che non lo aveva mai abbandonato per tutti quegli anni. Da ragazzo, durante la guerra e il ghetto, aveva tradito la donna che amava, una ragazza ebrea, forte e bella. Ma perché lo aveva fatto? E perché molti anni dopo qualcuno che bussa alla sua porta lo costringe a tornare indietro e per questo Malaguti lo uccide? Questo racconto sofferto e doloroso sarà per Luca Rainer una cura per le sue ferite, la comprensione di cos’è il riscatto, anche nella solitudine di una vita da assassino.

"La solitudine dell'assassino"
Editore:Rizzoli
Data uscita: 15/09/2016
Pagine: 200
Prezzo: 19 euro

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