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Recensito incontra Eugenio Guarducci direttore artistico del Festival di Todi

Il Todi Festival, la rassegna di teatro, musica e arti visive fondata nel 1987 da Silvano Spada, torna dal 3 al 6 settembre. In periodo di Covid la kermesse non si ferma, riproponendosi dinamica e con un programma ogni giorno diverso. Si inaugura con la prima nazionale di Era un fantasma, testo inedito di Arianna Mattioli, messo in scena da Lorenzo Lavia. Per il quinto anno consecutivo Eugenio Guarducci si conferma direttore artistico. Recensito lo ha incontrato durante l’allestimento.

Dopo un periodo complicato per il teatro e la cultura in generale, la trentaquattresima edizione del festival appare ancora più movimentata e fresca. Come è andata l’organizzazione?

Abbiamo subito i condizionamenti di tutte le diverse fasi che si sono susseguite durante il primo semestre del 2020, senza mai abbandonare il progetto, per poi decidere di proseguire il nostro cammino con la necessaria prudenza abbinata al consueto entusiasmo.

Opere inedite, debutti nazionali ed esclusive regionali: quali sono le novità di quest’anno?

Innanzitutto abbiamo ridotto da nove a quattro le giornate di programmazione, selezionando il meglio delle proposte precedentemente valutate. Un’altra novità riguarda le masterclass di Todi Off, nella splendida location di Palazzo Vignola. Infine abbiamo creato una sezione dal titolo curioso: T-Short, che esplorerà le nuove grammatiche espressive che, durante il lockdown, hanno condizionato il mondo del teatro.

Proprio Todi off ha riscosso negli anni un grande successo, orientando pubblico e artisti a un avvicinamento al teatro della ricerca. Quali saranno gli appuntamenti più importanti?

Tutti i quattro appuntamenti ospitati al Nido dell'Aquila sono delle perle di ricerca e innovazione; sinceramente non vorrei penalizzare nessuno segnalandone solo alcuni. Ottimo come sempre il lavoro del Teatro di Sacco di Roberto Biselli, che ha elaborato i programma con il consueto equilibrio.

In che modo avete lavorato per assicurare il rispetto delle normative vigenti?

Abbiamo investito su grafica e comunicazione, utilizzando una piattaforma web che tracciasse le prenotazioni. Ci siamo, poi, dotati di procedure organizzative che garantissero la sicurezza di maestranze e artisti, oltre che del pubblico.

Sul palco del teatro comunale di Todi, nomi illustri come Lorenzo Lavia, Lodo Guenzi, Francesco Montanari, Jenni Lea Jones, Ida Di Benedetto. Sarà una kermesse breve ma intensa!

Un ritmo molto elevato al quale non abbiamo mai voluto rinunciare, anche potendo trovare le opportune giustificazioni. È stata una bella terapia di gruppo che ha consentito a coloro che hanno avuto un ruolo nel progetto TF 2020, di superare le fisiologiche difficoltà di organizzare un qualcosa che assomigli a un miracolo.

Nessuna replica ma un programma ogni giorno diverso: un modo per dare un’offerta sempre più variegata?

È la nostra consueta “Todi salad”, ovvero quell'amalgama di ingredienti diversi fra loro e apparentemente estranei che invece si combinano in maniera armonica e con un gusto mai banale. 

Come anticipavi, non mancheranno le masterclass…

Sì, una parte del progetto a cui teniamo moltissimo, perché temevamo che i tempi ridotti di comunicazione limitassero la partecipazione degli allievi. Invece le adesioni sono state molto elevate a testimonianza di un percorso formativo che ha seminato molto bene in questi quattro anni.

L’evento si chiude il 6 settembre con Max Gazzè, che canterà in piazza del Popolo. In un momento così delicato nella vita di noi tutti, cosa la musica può fare?

Può far tornare al lavoro tante persone rimaste per molti mesi senza occupazione e con pochissime tutele. Può stimolare le presenze turistiche in una città straordinaria come Todi. Infine può contribuire a comprendere come il ritorno alla normalità possa passare anche attraverso gli eventi culturali.

Ti ritroveremo a Todi anche l’anno prossimo?

Certamente. Non so in quali vesti. Di sicuro mi troverete come commensale in uno dei tanti ottimi ristoranti della città… questo già sarebbe un ottimo auspicio!

Elisa Sciuto  01/09/2020

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