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“Notturno di donna con ospiti”: intervista a Simone Borrelli, Luca Carbone e Luca Tanganelli

Per il suo saggio di diploma Mario Scandale, allievo regista dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, ha scelto di portare sul palco del Teatro Studio Eleonora Duse il testo “Notturno di donna con ospiti” di Annibale Ruccello. Per realizzare il suo lavoro, il giovane regista si è affidato al Maestro Arturo Cirillo e ad alcuni ex allievi dell’Accademia, creando un gruppo coeso e collaborativo. Conosciamo meglio Luca Carbone (che interpreta Michele, il marito di Adriana), Luca Tanganelli (che veste i panni di Arturo, l’amico di Rosanna), entrambi diplomatisi a luglio dello scorso anno, e Simone Borrelli (nel ruolo di Sandro, l’ex fidanzato di Adriana), che ha concluso il suo percorso in Accademia tre anni fa.

Come è stato lavorare con Mario Scandale? Qual è stato il suo approccio al lavoro?

Luca Tanganelli: Io e Mario eravamo nella stessa classe in Accademia e abbiamo lavorato spesso insieme nel corso del triennio, trovandoci in sintonia da subito. Questa volta però, il lavoro fatto per la realizzazione dello spettacolo è stato diverso rispetto agli altri. All’inizio, infatti, abbiamo dedicato un bel periodo di tempo allo studio dell’opera, non limitandoci solo a “Notturno di donna con ospiti”, ma leggendo anche altri testi di Ruccello, come “Le cinque rose di Jennifer”, ma anche di Copì come “Il Frigo” e, ancora, di Fassbinder. Dall’analisi dei testi in poi la costruzione dello spettacolo è stata in divenire.
Simone Borrelli: Ho conosciuto Scandale durante il triennio in Accademia, ma non avevamo mai lavorato insieme. Credo che la scelta sia caduta su di me per la mia inflessione napoletana e perché il mio fisico si confaceva al personaggio di Sandro. Lavorare con lui è stato facile, quanto stimolante. L’impostazione collettiva del lavoro ha reso possibile non solo di trovare le strade migliori per la rappresentazione, ma anche di risolvere gli eventuali problemi. Mario sa affrontare con risolutezza le problematicità e indirizzare verso il percorso più giusto ciascun attore.
Luca Carbone: Come Luca anche io ero nella stessa classe di Mario in Accademia, ma non era mai capitato di lavorare insieme durante il triennio. La cosa che ho apprezzato di più del suo modo di lavorare come regista è che siamo passati in tempi relativamente brevi dall’analisi alla messa in scena. Mario aveva già chiara in mente la sua visione, ma abbiamo comunque lavorato tutti insieme attorno all’idea, improvvisando e scambiando costantemente tra noi opinioni e suggestioni.

Nello spettacolo Michele, Arturo e Sandro si coalizzano con Rosanna e Giovanna contro la povera Adriana. Com’è stato lavorare in gruppo con il Maestro Cirillo e con altri ex allievi?

L. T.: Questo lavoro è stata una delle esperienze più belle del triennio, proprio perché ci siamo trovati in un gruppo molto libero, onesto e disponibile. Il M° Cirillo non si è mai posto nei nostri confronti come il “Maestro”, né ha fissato paletti tra noi e lui. Ritengo che tutti abbiamo accettato di lavorare per questo spettacolo, anche per la possibilità di attingere per due mesi ad una fonte inesauribile di conoscenza e competenza come lui.
L.C.: Sia Mario che Arturo Cirillo sono stati molto bravi a creare un clima sereno e collaborativo. Non c’è stato un momento in cui io e i miei colleghi non ci siamo sentiti completamente a nostro agio e non abbiamo mai avvertito differenze di livello tra noi e Cirillo.
S.B.: Scandale ha la capacità di saper scegliere perfettamente gli attori in base al ruolo che dovranno interpretare. Grazie a questo spettacolo abbiamo avuto la possibilità di imparare tanto da Arturo Cirillo, che con noi è stato sempre molto disponibile e generoso.Tanganelli2

Nell’opera di Ruccello i tre personaggi maschili che interpretate, anche se in modi diversi, predominano sulla figura fragile di Adriana. Quale è stato il lavoro che avete fatto per immedesimarvi in questi tre uomini?

L.C.: Il mio personaggio, Michele, trascura la moglie, non le dà attenzioni, perpetrando una vera violenza psicologica nei confronti della donna. Mi sono concentrato molto sul far emergere questo aspetto e sul far notare al pubblico la differenza tra la mia prima apparizione all’inizio dello spettacolo in cui viviamo un’apparente tranquillità domestica e il mio rientro in scena, dove invece incarno la paura di Adriana di perdere il marito e vederlo con un’altra donna.
L.T.: Il mio personaggio è stato costruito con Mario direttamente in scena, scegliendo volutamente di non farlo parlare in napoletano, così da renderlo più attraente per la protagonista. Arturo si palesa inizialmente come un uomo intelligente, ma poi pian piano si scopre la sua semplicità. La sua violenza psicologica nei confronti di Adriana è assolutamente gratuita. Lui ha il compito di intrattenerla e lo fa senza remore o indugi, in maniera quasi infantile.
S.B.: Per il mio personaggio ho lavorato molto sulla sessualità e sulla fisicità, visto che Sandro è l’unico che interagisce più da vicino con Adriana, smascherandola completamente. Mi sono concentrato sui movimenti da compiere e sulle modalità più adatte per creare il contrasto uomo-donna/ uomo-uomo.

Totale4Il testo di Ruccello ha più di trent’anni, quale credete che sia il senso di portarlo in scena?

L.T.: Credo che sia molto importante ancora oggi un autore italiano come Ruccello, con un mondo letterario pieno di immagini e sentimenti da preservare per le nuove generazioni di registi e attori.
S.B.: Penso che “Notturno di donna con ospiti” sia assolutamente attuale per le tematiche che affronta. Meriterebbe una ampia circuitazione, anche per la qualità del risultato scenico ottenuto da Scandale.
L.C.: Credo sia un testo molto forte e attuale, per questo sarebbe un vero peccato se restasse solo un saggio di diploma. Tutti insieme speriamo di riuscire a portarlo in scena anche fuori dall’Accademia per farlo apprezzare e conoscere.

Finito lo spettacolo, dove avremo la possibilità di rivedervi? Ci sono già nuovi progetti in cantiere?

L.C. e L.T.: Da metà aprile a metà maggio saremo insieme al teatro Il Piccolo di Milano per i “Sei personaggi” di Luca Ronconi.
S.B.: Io invece a Maggio sarò impegnato al teatro Argentina con l’“Eneide” di Manuela Giordano, mentre a giugno sarò al teatro India con “L’isola degli schiavi” di Marivaux per la regia di Lorenzo Lavia.

Eleonora D’Ippolito
11/03/2017