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Recensito incontra Giulia Luzi, la protagonista del musical "Romeo & Giulietta. Ama e cambia il mondo"

In attesa delle ultime tappe italiane del musical “Romeo & Giulietta. Ama e cambia il mondo”, la protagonista Giulia Luzi racconta di sé, della sua carriera in ascesa, della sua voglia di fare. Entusiasmo e freschezza di una giovane artista ma anche consapevolezza e determinazione. Da Hannah Montana all’esperienza di Sanremo che definisce “surreale”, dal doppiaggio al teatro: un’artista versatile che canta e balla da quando è nata.

Partiamo da Disney Channel. Sei stata la voce di importanti personaggi ma molti non lo sanno. Cosa pensi del doppiaggio italiano? Credi che sia un’arte sottovalutata?

“Sì, purtroppo credo che sia un mestiere sottovalutato dal pubblico. Dobbiamo renderci conto che se ci piace tanto un attore in un film, il 50% del merito è del suo doppiatore. Le espressioni, la gestualità e l’imprinting sono merito dell’attore stesso ma un bravo doppiatore fa la differenza”.

A te personalmente il doppiaggio stava stretto?

“Assolutamente no. Mi dava grande soddisfazione vedere la mia voce uscire dalla bocca di grandi classici Disney come la Sirenetta. Negli ultimi anni, per altri impegni lavorativi, ho abbandonato il doppiaggio ma spero vivamente di poterlo riprendere. È un lavoro che mi entusiasma!”

Quali pensi che siano i vantaggi, gli svantaggi o le differenze tra teatro e televisione? In quale dei due mondi ti vedi di più?

Giulietta Giulia Luzi preview min

“Il vantaggio maggiore del teatro è l’emozione impagabile che si prova su un palco; quello della televisione è la visibilità, la possibilità e la fortuna di farsi vedere e ascoltare da milioni di persone. Se per televisione intendiamo programmi come “Tale e Quale” non saprei scegliere fra i due. Quando sono performer e quando interpreto mi sento me stessa. Farlo in televisione o in teatro non è così diverso”.

Quando è nata la tua passione per il canto?

“Quando sono nata io. Canto da sempre ed è colpa o merito soprattutto di mio padre. È un grande appassionato di musica e mi ha trasmesso questo amore”.

GiuliaLuzi minPreferisci interpretare o esprimerti da artista indipendente?

“Oggi posso rispondere: interpretare”.

Una domanda che può essere illuminante per molti giovani aspiranti cantanti. Sei molto giovane e il tuo curriculum è ricchissimo. Preferisci lavorare tanto o vivere da star?

“Lavorare, lavorare, lavorare! Se passo una giornata a casa divento matta. D’altra parte mi rendo conto che il nostro lavoro è fatto di alti e bassi e questo vale soprattutto per chi, come me, è alla ricerca di progetti di alto livello e non accetta qualsiasi cosa pur di guadagnare. L’importante è non smettere mai di studiare: bisogna migliorarsi e continuare a imparare. Non mi sentirò mai arrivata e penso che i più grandi siano quelli che, nonostante lunghe carriere e importanti successi, ancora studiano. Un esempio? Massimo Ranieri”.

Qual è la cosa che ti rende più fiera? Quella che ti ha dato maggiori soddisfazioni?

“Sentirmi dire che, al di là dei miei successi, mi riconoscono ancora come Giulia, quella autentica, non Giulia Luzi. È una cosa di cui vado davvero tanto fiera: io sono semplicemente Giulia e faccio della mia semplicità un punto di forza”.

Passiamo a “Romeo & Giuliatta”, un grande successo che sta lasciando il segno in Italia. Come vivi questo trionfo?

“Ne sono molto orgogliosa. Sono stata scelta per questo ruolo a diciott’anni senza mai aver studiato recitazione o aver frequentato un’accademia di musical. Ha vinto la mia autenticità. Il personaggio è cresciuto insieme a me e gli altri se ne accorgono. Mi piace questa cosa. Tante persone mi scrivono che mi seguono da quando sono piccola e che sono felici di vedere la mia maturazione artistica. È davvero una grande soddisfazione”.

“Romeo e Giulietta” è un dramma di Shakespeare. Secondo te quanto è stato trasformato nel musical rispetto all’originale? Credi che il messaggio sia lo stesso?

“Sì, la storia è molto fedele. Peparini, che stimo infinitamente, ha soltanto amplificato il tutto rendendolo straordinario”.Il balcone preview min

Qual è il tuo rapporto con la danza? Come ti sei trovata con la coreografa Veronica Peparini?

“Ho studiato danza dai quattro ai tredici anni, poi ho smesso perché ho dato priorità ad altro. Adoro ballare, mi fa sentire bene. Veronica è una grande professionista, una donna forte ma allo stesso tempo dolcissima. Quest’anno ha rinnovato le coreografie dello spettacolo e si è davvero superata”.

Come ti approcci alla recitazione? Il livello di pathos in “Romeo & Giulietta” è molto alto. Con quali ostacoli hai dovuto combattere?

“Soprattutto con quello della voce. Il mio personaggio, nel secondo atto, prova emozioni estreme: piange e urla tantissimo. In passato mi è capitato di farmi male. Oggi conosco bene le tecniche della voce e posso dare il massimo senza danneggiarmi. È una bella vittoria”.

Cosa ti piace di più del musical “Romeo & Giulietta”? Costumi? Scenografie? Colonne sonore? Il rapporto con gli altri interpreti?

“Posso rispondere «tutto»? Se proprio devo scegliere un punto di forza, credo che sia l’emozione che lo spettacolo suscita nel pubblico perché è un sentimento che torna indietro a noi interpreti e che crea una magia unica. Tra noi artisti il rapporto è ottimo. Ci conosciamo da cinque anni e ci amiamo per pregi e difetti".

Progetti per il futuro?

“Tante belle cose che bollono in pentola! Posso solo dire che ho riaperto i miei orizzonti”.

Benedetta Colasanti 10/05/2018

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