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Recensito incontra Francesco Di Leva: intervista al Sindaco del Rione Sanità di Martone

"Il Sindaco del Rione Sanità" di Eduardo De Filippo torna in scena al Teatro Argentina di Roma dal 17 al 29 aprile, nella rivisitazione fortemente attuale di Mario Martone. Abbiamo incontrato l'attore protagonista Francesco Di Leva per parlare con lui del suo personaggio, del teatro di De Filippo e di un testo dall'insopprimibile carica politica.

Quello che porti in scena è un protagonista molto diverso da quello pensato originariamente da Eduardo De Filippo. Ce ne puoi parlare? 05_Il-sindaco-del-rione-Sanità_ph-Mario-Spada_DSCF9413.jpg
“Il nostro Antonio Barracano è indubbiamente molto più giovane, brutale e irruente di quello portato in scena da De Filippo più di cinquant'anni fa. Non poteva essere altrimenti, d'altronde, in un'epoca dove l'età nel mondo criminale si è abbassata vertiginosamente e drammaticamente e dove un quarantenne, oggi, può essere considerato al pari di un vecchio boss settantacinquenne degli anni sessanta. Ma, oltre a voler denunciare questo aspetto “sociologico”, c'era anche la consapevolezza che le parole scritte da Eduardo in quegli anni potessero essere ancora fortemente contemporanee, soprattutto se raccontate e recitate con un nuovo sound, come se avessimo avuto davanti la stessa, identica partitura ma, anziché suonarla con un violino, avessimo preso una chitarra elettrica e ci fossimo messi a suonare il rock o, in questo caso, il rap”.

Quali indicazioni ti ha dato il regista Mario Martone per interpretare un personaggio così complesso e attuale?
“Prima di tutto c'è stato un percorso individuale di preparazione del personaggio, dove ho cercato di unire la mia esperienza personale – ispirandomi alla realtà di San Giovanni a Teduccio, da dove provengo e dove è nato lo stesso progetto – a elementi che marcassero il lato violento e sbruffone di Don Antonio, decidendo di ispirarmi, in questo caso, a un personaggio eclettico e sopra le righe come Muhammad Alì. Mario è stato poi fondamentale per mediare tutte le proposte e le idee che gli arrivavano, dandomene di nuove. È così che mi ha consigliato di vedere "Morte di un allibratore cinese" di John Cassavetes, perché nell'interpretazione di Ben Gazzara si poteva trovare più di un punto di contatto con l'idea del sindaco che avevamo in mente. Si è creato così un mix tra la poesia e l'eleganza del film di Cassavetes, la mia esperienza personale e l'irruenza buffonesca e arrogante di Muhammad Alì. Tutti elementi e spunti che Mario, con incredibile naturalezza, è riuscito a mettere in un unico contenitore, portandoli in scena”.

Martone, proprio parlando della forte attualità di questo spettacolo, ha detto che: “Il teatro è vivo quando si interroga sulla realtà, se parla al proprio pubblico non solo osando sul piano formale ma anche agendo in una dimensione politica”.
“Sì, questa è stata fin da subito la nostra priorità: dare allo spettacolo una dimensione attuale e, di conseguenza, inevitabilmente politica. Per questo Mario voleva sin da subito fare Il sindaco del Rione Sanità a San Giovanni a Teduccio, periferia napoletana spesso insanguinata da una vera e propria guerra di camorra. Per lui lo spettacolo doveva assolutamente partire da lì, provinando i ragazzi dei laboratori teatrali e interrogandosi su quegli stessi luoghi. La sua più grande intuizione è avere intravisto in questo testo la forte attualità delle due Napoli, quella borghese e quella periferica, che qui si mettono a confronto e, per la prima volta, si scontrano, con tutte le tensioni e contraddizioni che questo comporta".

17_Il-sindaco-del-rione-Sanità_ph-Mario-Spada_DSCF9076.jpgGuardando Il sindaco del Rione Sanità sembra ci sia un riferimento piuttosto evidente all'immaginario e all'estetica criminale contemporanei. Questa rivisitazione ha qualche debito esplicito con prodotti come Gomorra – la serie?
“Ho fatto Gomorra a teatro (per la regia di Mario Gelardi, ndr), prima ancora che uscisse il libro di Saviano, e posso dire che quell'immaginario e quella realtà esistevano ben prima che la serie ne amplificasse la portata e si diffondesse in tutto il mondo. È vero, Gomorra ha creato un genere a parte, raccontando una realtà fatta di gesti, vizi e violenza, ma non ha inventato niente, ha solo messo in luce un fenomeno che per noi che siamo cresciuti lì era ben evidente già da decenni. Certo, oggi quello stile e quella realtà stanno venendo fuori in maniera prepotente, sono grida d'allarme che prima erano tenute nascoste e che è giusto ascoltare. Ma il riferimento non è assolutamente voluto, perché quella realtà, con quell'estetica, con quei faccia a faccia e quel mood era già presente. Se questo adattamento de Il sindaco del Rione Sanità può avere punti di contatto con quell'immaginario non è perché è “simile a Gomorra”, ma perché è simile alla nostra città.

Tu hai già recitato in altri adattamenti di De Filippo. Qual è il tuo rapporto con il teatro di Eduardo?
“Ho avuto la fortuna di recitare in classici del teatro di De Filippo, lavorando assieme a suo figlio Luca e al regista Francesco Rosi. Durante questa esperienza ho imparato ad accostarmi con reverenza e rigore ai testi di Eduardo, testi che, seguendo la tradizione e il grande rispetto per la poetica e la figura del suo autore, non andavano mai cambiati di una virgola. Proprio per questo quando abbiamo portato lo spettacolo a Napoli eravamo molto preoccupati di mettere in scena una versione troppo contemporanea e così poco ancorata alla tradizione. Invece il pubblico ci ha accolto benissimo, apprezzando il nostro tentativo di ridare predominanza al testo, rispettandolo ma rendendolo moderno al tempo stesso”.

Hai altri progetti in cantiere?
“Dopo averlo usato come fonte di ispirazione per questo spettacolo ed essermi innamorato di questo personaggio eccezionale, impersonerò Muhammad Alì al Napoli Teatro Festival. Lo spettacolo sarà diretto da Pino Carbone e debutterà il 20 giugno, con contributi di Marco D'amore, Roberto Bolle, Willelm Defoe e Mario Martone”.

Mattia Caruso 26/04/2018

Foto: Mario Spada

Leggi la recensione dello spettacolo: https://www.recensito.net/teatro/il-sindaco-del-rione-sanit%C3%A0-de-filippo-martone-nest-recensione.html

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