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Francesco Branchetti presenta a Recensito la sua ricca stagione teatrale

La stagione teatrale che sta per iniziare si prospetta ricca di interessanti appuntamenti che vedranno protagonista in scena e alla regia Francesco Branchetti, regista ed attore, che da vari anni vanta un’intensa attività a teatro e una proficua collaborazione con i maggiori drammaturghi italiani contemporanei. Girerà in lungo e in largo i palcoscenici d’Italia con spettacoli che hanno già debuttato con successo, come Il Diario di Adamo ed Eva, Debora’s Love, Il viaggio di Ecuba, e novità assolute come Lezioni di Bourlesque e Una settimana e non di più. Commedie brillanti , personaggi sinceri, intrecci avvincenti che divertiranno ed emozioneranno il pubblico e che vedranno Branchetti affiancare e dirigere le famose attrici Barbara De Rossi, Milena Miconi, Debora Caprioglio, Giulia Di Quilio, Isabella Giannone per dar vita ad un teatro “sano e necessario”.
In questa intervista sulle pagine di Recensito, il regista e attore racconta nello specifico i suoi prossimi lavori che siamo certi segneranno la stagione teatrale ormai alle porte.


È in arrivo una stagione ricca di appuntamenti teatrali per te. Quali sono gli obiettivi che ti sei prefisso e quali speri di raggiungere?                                                                                                  “Quando affronto dei nuovi allestimenti l'unico obbiettivo che mi pongo è quello di dare tutto me stesso ad uno spettacolo e spero sempre che ci sia in me la forza di dare una forma nuova e coraggiosa ad una materia testuale e spero di restituire ad un testo le qualità che me lo hanno fatto amare e decidere di metterlo in scena. L'obbiettivo è sempre quello di dare tutto “di me” in un nuovo spettacolo e la generosità di se credo, sia l'unica via per un teatro "sano e necessario".

Andranno in scena tuoi lavori molto diversi tra loro e in vari teatri, praticamente in tutta Italia. Dopo “Il Bacio” tornerai a lavorare con Barbara De Rossi in “Il diario di Adamo ed Eva” , che ha già debuttato al Festival di Borgio Verezzi, in cui indaghi la nascita dell’attrazione tra l’uomo e la donna. Come rendi in scena anche da interprete e non solo da regista, le dinamiche tra i due sessi?   “L’attrazione e le dinamiche che regolano il rapporto tra i due sessi sono rese in questo spettacolo soprattutto dalla sinergia tra vocalità, emozioni e contrappunto mimico costante ed evocativo delle mille sfumature che possono esserci nel tormentato e meraviglioso viaggio dei sentimenti che legano l'uomo e la donna.”FRANCESCO BRANCHETTI RS DSCF5211

Si passa poi a “Lezioni di Burlesque” di cui sei regista: una sorta di strip-tease da camera, inusuale e originale. Come è nata questa idea? Come pensi reagirà il pubblico?                                                                                                                                                                                                              “Questo spettacolo nasce dall’idea di portare in scena la mia visione dell'erotismo e della sua declinazione attraverso una forma come quella del teatro che a mio avviso ha indagato poco questo argomento. Per me la sensualità è qualcosa che non è esplicito o evidente o immediato, ma è un qualcosa che va evocato... si tratta di un grande allestimento diretto da un regista" interno" all'uomo e alla donna che crea magicamente un "luogo altro" dove un uomo e una donna "sono" immagini di verità, "fantasie" che si sono fatte carne, “pura” verità ed infinito incanto. La sensualità per me è un miracolo che "accade", fatto di grazia, mistero e soprattutto di "senso del meraviglioso". Mi auguro che il pubblico sia complice del nostro rito che sarà senz'altro molto "speciale" e ricco di fascino e mistero.”

Dopo la tournée estiva, torna in scena anche “Debora’s Love”, con Debora Caprioglio. Uno spettacolo cucito addosso all’attrice, alla sua carriera, alla sua vita. Com’è stato lavorare con un' attrice come lei e trasporre le sue esperienze sulla scena con ironia e brio?                              “Lavoro con Debora da tantissimi anni per cui ero facilitato nel lavoro ma devo dire che la cosa che mi ha aiutato di più è stata la ricchezza e la prismaticità meravigliosa della personalità di Debora; è stata la sua personalità ad essere e a “divenire”materia di spettacolo e spunto continuo di invenzioni, gag e poi magari, in pochi istanti, di momenti di grande poesia e straordinaria umanità.”

Sarai regista anche di “Una settimana non di più” con un’altra affermata attrice Milena Miconi. Ci anticipi qualcosa di questo spettacolo?              “Sì, a novembre debutterò con un nuovo spettacolo con Milena Miconi, un testo di Michel Clement “Una settimana non di più…” con Antonio Conte e Mario Antinolfi e sono molto contento di confrontarmi con la commedia pura, convinto che con un cast di meravigliosi attori come questo il risultato non possa che essere eccellente, naturalmente lo spettacolo dopo il debutto romano sarà in tournée e proseguirà fino ad aprile.”

Un salto nel classico poi con “Il viaggio di Ecuba” con Isabella Giannone che ha debuttato la scorsa stagione toccando città come Milano, Napoli, Roma e tornerà in scena a Roma e in altre città Italiane nella stagione invernale. In che modo rendi moderna ed eterna questa eroina classica ?                                                                        “L'attualità di questo personaggio risiede tutta nell'atto di dolore di una madre che perde i suoi figli e nello strazio e nella sofferenza di una profuga di una "straniera", “profondamente non voluta”, che maggiore attualità oggi davvero non potrebbe avere.”

Ti senti più a tuo agio dietro la scena (regia) oppure in scena?                                                                                                                                                                                                                                 “Ho sempre fatto le due cose parallelamente e contemporaneamente molte volte; è come avere una “doppia natura” per me; è stato tutto sempre molto naturale, ho iniziato dirigendo e interpretando i miei spettacoli per cui è sempre stato il doppio ruolo di attore e regista, il ruolo "naturale " per me.”

Lavorerai con grandi, bellissime, talentuose e affermate interpreti. Qual è la qualità predominante in ognuna, il pregio di ognuna?                                                                                                                   “Io credo che il loro pregio sia essere riuscite ad essere se stesse... cioè uniche.”

Progetti o meglio sogni futuri oltre questa stagione?                                                                                                                                                                                                                                                       “Il mio sogno è e rimane sempre quello di incontrare sul mio cammino “personalità” che mi travolgano, che mi aiutino a migliorare come uomo e che arricchiscano il mio percorso.”

 Maresa Palmacci 27-09-2018