
Entriamo da un corridoio con luci blu fosforescenti, un ingresso insolito, non è quello per la platea: stiamo salendo infatti sul palcoscenico, sì noi, il pubblico, per entrare a far parte della performance. Ci troviamo al Teatro Duse di Bologna in occasione della rassegna “Circo Massimo”, un programma nuovo di danza, curato da Fabrizio Favale, per presentare innovative o anche incompiute creazioni, in uno dei teatri più tradizionali della città. Il programma si articola in due “contenitori fluidi”, “Mystery”, presentato dal 24 al 26 novembre e “Expanded”, che si snoderà tra dicembre e febbraio.
Il primo incontro è quello con “Giuda”, una coreografia di Michele Di Stefano, originariamente commissionata nel 2010 da Antonio Latella, direttore artistico di una stagione dedicata al tema del Fondamentalismo, al Teatro Nuovo di Napoli, e riallestita nel 2014 all’ICI Berlin Institute for Cultural Inquiry per Biagio Caravano, performer storico di tutti gli spettacoli di mk.
Ci consegnano all’ingresso delle cuffie, le mettiamo e ci sediamo sulle sedie sistemate in circolo, in mezzo qualche lattina di birra schiacciata e una sedia vuota. Nelle nostre orecchie iniziamo a sentire rumori di spazi all’aperto, natura, città, qualche voce, un ritmo ripetitivo e coinvolgente, cosiddetti paesaggi sonori.
Caravano entra in scena, solo e in silenzio, inizia a muoversi, danza una specie di prova contro la forza stessa del corpo, dei suoi vincoli, della sua fantasia, dell’ambiente che lo circonda. Vestito come un atleta anni sessanta, con pantaloncino corto, calzettoni, ma con mocassini e occhiali da sole, tutto in nero, seduto stravaccato sulla sedia stappa una lattina e beve birra, a volte la sputa, a volte la spruzza in giro.
Un uomo che vorrebbe essere tante cose insieme, un bambino che salta con la corda, un calciatore, una rock star di successo che imbraccia con foga l’asta del microfono, un giovane in discoteca, un ragazzino che gioca a fare la guerra: quando tutti i soldatini cadono a terra lui ha vinto. Basta uno schizzo d’acqua per stendere tutti, uno alla volta. Sì l’acqua così bella e così pericolosa. Caravano giace a terra con fare infantile, e con una piccola pistola spara sui pupazzetti; la ripetitività della scena ci fa concentrare su cosa ascoltiamo nelle nostre orecchie: sembrano grida, spari, confusione. Non si può evitare di percepire l’inquietudine, di viaggiare con la nostra mente e pensare a ciò che ci circonda, ai bollettini di guerra degli ultimi tempi, alla violenza ingiustificata, che per gioco o scommessa colpisce la vita, ormai, di chiunque.
Michele Di Stefano è capace con le sue coreografie di mettere a nudo un essere umano, a volte goffo, ridicolo, ossessivo, ma sempre tenero, come quei danzatori di “e-ink” (coreografia del 1999 e riallestita oggi per Aterballetto), così strani, dai movimenti indecifrabili, ma anche reali: quante volte la comunicazione sembra incomprensibile e ci sentiamo ridicoli in ciò che affermiamo? Allo stesso modo il performer di Giuda: è pronto, solo e concentrato, si prepara, si allena, ma forse fa troppo e forse niente e rimane lì sospeso, a ripetere i suoi strani gesti, senza concretizzarne alcuno.
Terminata la performance rimaniamo nelle nostre postazioni, ma ci togliamo le cuffie, per assistere all’anteprima di 12 Tónar, coreografia di Fabrizio Favale messa in scena dalla sua compagnia, Le Supplici.
Quattro interpreti, tutti uomini, si muovono, su una musica anche qui ripetitiva, a volte tremante, ma con una parte melodica più accentuata, realizzata da qualche nota di un pianoforte. I corpi si intrecciano velocemente in gesti a volte fluidi e altre violenti, poi d’improvviso si fermano in pose tenute con il baricentro del corpo sempre fuori asse. “Basta che il numero dei danzatori cambi di uno e già i paesaggi che si configurano cambiano infinitamente”, ma l’insieme, il disegno che dovrebbe legare i danzatori, bravi nella loro prestazione, sembra non essere così delineato e nel complesso dei passi si crea forse troppa confusione. La limpidezza invece non manca al lavoro di Favale, “Hood”, presentato la sera successiva, mercoledì 25 sempre nell’ambito di Circo Massimo.
Colpisce nel profondo “Cosmopolitan Beauty”, altro lavoro presentato in chiusura da Davide Valrosso, performer e coreografo. Un danzatore, dalle linee sinuose, solo all’interno delle sedie in circolo, sempre sul palcoscenico. Corre, si intreccia su sé stesso, si fa del male, cade, si rialza: raccoglie e riempie tutto lo spazio del teatro, fino a danzare sulle poltrone rosse della platea, al di là del palcoscenico. Si riavvicina al pubblico e continua a ondeggiare e saltare: un ballo estenuante, che sembra quasi un rito tribale, come ci ricordano alcune posizioni ancestrali che Valrosso assume, quasi a voler imitare quei coniglietti bianchi, pupazzetti sparsi sul palco. La danza sembra essere una richiesta di aiuto, un invito all’ascolto, un richiamo a tenere gli occhi bene aperti. Il ballerino si avvicina al pubblico, lo tocca, si appoggia sulla spalla di qualcuno, si getta addosso a qualcun altro, lo sfida a reagire: una signora allora prova ad accarezzarlo, si stringono la mano mentre lui chinato sulle sue gambe scivola verso terra: e l’immagine riesce a regalare una dolcezza che appaga.
Ogni rappresentazione poi è seguita da “MisteryUFO”, incontri organizzati da Atre Velocità: letture divertenti e stimolanti, che diventano un impulso per riflessioni e piacevoli chiacchierate tra un calice di vino e l’altro, nel bar del teatro.
Silvia Mergiotti 29/11/2015

La Microsoft ha annunciato la nascita di due nuovi telefoni Microsoft Nokia 230 e Nokia 230 Dual SIM – due feature phone top di gamma con accesso a internet e una batteria di lunga durata e il massimo della resistenza.
Grazie alla fotocamera frontale con sensore da 2 MP, flash a LED e al tasto shortcut è sempre più facile fare selfie perfetti sia di giorno sia di notte e condividerli con amici e familiari sui social media come Facebook e Twitter.
Disponibili nei prossimi mesi in Italia al prezzo consigliato di €64,90, il Nokia 230 e il Nokia 230 Dual SIM sono ideali per navigare in internet, scattare e vedere foto, guardare video e giocare su uno schermo da 2,8 pollici. Con il browser Opera Mini, il motore di ricerca Bing e MSN Weather è possibile accedere ai contenuti web più popolari, mentre il lettore MP3, il lettore video, la radio FM e i giochi rendono i momenti di svago ancora più divertenti.
La connessione e la memorizzazione sono facilitate grazie al Bluetooth 3.0, al supporto audio Bluetooth per le cuffie e a una scheda di memoria fino a 32 GB. Inoltre, 23 ore di conversazione e l’eccezionale durata della batteria, fanno di Nokia 230 e Nokia 230 Dual SIM i dispositivi mobili ideali, nonché gli strumenti perfetti per gli utenti di smartphone e tablet.
Per avere maggiori informazioni sui nuovi Nokia 230 e Nokia 230 Dual SIM si può consultare il Microsoft Devices Blog o scaricare immagini e informazioni sul prodotto dalla Microsoft Lumia Newsroom.
Krizia Ricupero 27/11/2015

Volete scoprire qual è il piatto preferito di Claudia Gerini o Cristiana Capotondi? Ce lo svelano su un set particolare, la cucina del D.O.M., un luxury hotel situato nella celebre via Giulia, a Roma, dove i protagonisti attraverso le ricette preferite raccontano il loro rapporto con il cinema, con la terra d’origine e la famiglia.
Ricette e ritratti d’attore è il nuovo format di 21 puntate che andrà in onda sul canale Rai Cinema della piattaforma video di Condé Nast www.cnlive.it e a partire da mercoledì 25 novembre con una puntata al giorno (escluso sabato e domenica) fino al 23 dicembre 2015.
A capo di questa brigata (quasi boccaccesca) c’è lo chef Max Mariola che a ogni incontro propone il tema per innescare la “novella”. Le ricette sono al centro del racconto autobiografico che segue trame diverse a seconda del narratore.
«Il pubblico conoscerà queste persone come non l’ha mai viste in video» dice lo chef, che si è divertito a eseguire le ricette degli attori realizzando i gustosi piatti, fotografati da Stefano Guindani, e pubblicati in un libro edito da RAI CINEMA- RAI ERI, disponibile nelle librerie a partire da fine novembre.
Da queste puntate si possono tratte dei veri e propri menù completi, accostando le ricette di diversi attori. Beppe Fiorello, Alan Cappelli Goetz, Alessandra Mastronardi, Cristiana Capotondi, Alessandro Parrello, Riccardo Rossi, Andrea Napoleoni, Claudia Potenza, Rolando Ravello, Yari Gugliucci hanno proposto dei Primi. Alessandro Roja, Catrinel Marlon, Daniela Virgilio, Gabriele Pignotta, Claudia Gerini, Lorenza Indovina, Giorgio Pasotti, Michela Andreozzi hanno fornito le ricette dei Secondi e infine per i dolci Giuseppe Maggio, Vinicio Marchioni, Andrea Bosca.
Gerarda Pinto 25/11/2015
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