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Comprare solo smartphone Samsung e Nexus? Una ricerca sulla sicurezza dice di sì

Tutto è cominciato da una ricerca sugli smartphone, svolta da una nota compagnia di sicurezza informatica. Dopo la pubblicazione della stessa, c'è stato un gran chiacchericcio intorno alla questione: parrebbe infatti che gli unici dispositivi Android realmente affidabili a livello di sicurezza siano quelli della gamma Samsung e Nexus.
La sicurezza informatica è un tema (im)portante e molto sentito oggi giorno - basti vendere l'appeal di una serie tv come “Mr. Robot” - sia dai privati che dalle aziende, spesso vittima di hackeraggi e simili. Ecco quindi che le compagnie che producono smartphone si stanno orientando sempre di più su questo aspetto: Google per esempio già da tempo ha adottato le patch di sicurezza mensili, ovvero degli aggiornamenti che vanno a correggere le “vulnerabilità” che emergono in corso d'opera.
È stata Duo Labs, una compagnia esperta di ricerche in ambito informatico, a pubblicare il report in cui sono stati analizzati i livelli di sicurezza per gli smartphone Android rispetto ad alcune “vulnerabilità” scoperte da Gal Beniamini, un noto esperto del settore. La “falla” scoperta concerne tutti gli smartphone con processore Qualcomm ed è stata già corretta da Google con una recente patch di sicurezza mensile, di cui parlavamo poco sopra. Nonostante ciò circa il 57% degli smartphone Android non ha ancora ricevuto questa patch, esponendo più della metà dei prodotti sul mercato a rischio di essere infettata. La ricerca ha analizzato inoltre i livelli di sicurezza attuali rispetto a quelli di Gennaio 2016, quando erano stati riscontrati problemi simili. I risultati mostrano come solo i più recenti smartphone della linea Samsung Galaxy e i dispositivi Nexus abbiano ottenuto dei reali miglioramenti a livello di sicurezza, riuscendo a coprire circa il 75% delle “vulnerabilità” scoperte. Il resto del mercato, drammaticamente, non ha invece coperto le falle di sicurezza per nulla o lo ha fatto solo in minima parte.
In base a tutti questi dati, la conclusione dei ricercatori è stata dunque che gli unici smartphone affidabili a livello di sicurezza siano quelli Samsung e quelli Nexus, grazie alla continuità degli aggiornamenti di sicurezza rilasciati dai produttori. Voi che farete, continuerete col vostro smartphone o una ricerca come questa potrebbe convincervi a cambiarlo?

Federico Vascotto 17/07/2016

Schiaccia la lattina e mettila da parte: arriva al Vittoriano il manifesto del Crush

Pop? Sicuramente. Provocatore? Anche, ma non come ci si aspetta. Se siamo abituati a pensare l’arte contemporanea – quantomeno dal movimento Dada in poi – come a un pungolo, un abbandono della serietà di un’opera classicamente concepita in favore di un divertito disimpegno, siamo fuori strada. Dopo un centinaio d’anni, infatti, forse la sovrapposizione fra produzione artistica e spirito ribelle sta andando affievolendosi e inizia a emergere il bisogno di dare una direzione a tutto questo beffardo punzecchiare, in questo caso attraverso una matrice etica.
Nasce così il crushismo di Fabio Ferrone Viola, autore della retrospettiva “Crush – manifesto globale” in esposizione presso l’Ala Brasini del Complesso del Vittoriano fino al 31 luglio. Il nome del movimento è onomatopeico, immediato come il crushsuo significato: il rumore della lattina schiacciata, abbandonata per strada come emblema di tutti gli altri rifiuti urbani (scatole, tappi, pezzi di stoffa e così via) a cui viene data una seconda possibilità, la dignità della cornice e la gloria di un museo.
Protagoniste di questa esposizione, infatti, sono le più celebri fra le lattine: quelle della Coca-Cola. Compresse, dipinte, incollate, assemblate, plasmate e incorniciate. Sempre riconoscibili però: sfacciatissime quelle con la scritta Amore (un’edizione limitata che girava qualche tempo fa) oppure crudeli nella versione Zero bianca su fondo nero, soprattutto se servono a comporre il profilo di John Fitzgerald Kennedy, il presidente che avrebbe dovuto portare all’America tutto il bello dell’America senza il brutto dell’America: praticamente una bevanda zuccherata ma senza controindicazioni caloriche. Be’, abbiamo visto come è andata a finire.
E infatti è proprio lei il prestigioso ospite d’onore dell’esibizione, l’America. Quella piena di contraddizioni, fatta di american dream, consumismo sfrenato e solitudine. A fare compagnia a JFK nell’universo simbolico a stelle e strisce, una serie di Empire State Building: uno è praticamente la canna di una pistola, un altro l’efficace riassunto dell’immaginario kitsch statunitense tra Elvis, santini elettorali e spillette patriottiche. Immancabile poi la bandiera a stelle e strisce, letta e riletta in tutte le sue possibili declinazioni, che sia annodata in un fiocco o realizzata con rifiuti pressati.
«Il crushismo è nato proprio con l’intento di sensibilizzare verso una maggiore cura del nostro ambiente. Il gesto, “crush”, di schiacciare le lattine arriva dalla strada» spiega Ferrone Viola. E se dalla strada al museo il percorso è compiuto, adesso la faccenda si complica: quante lattine bisogna schiacciare per iniziare a pressare una coscienza?

Eliana Rizzi 17/07/2016

“Per…inciso”: un brioso viaggio musicale per raccontare l’Italia attraverso la voce dei suoi più celebri cantautori

La canzone italiana, con le sue inconfondibili melodie e i suoi testi importanti ed evocativi, è la colonna sonora che accompagna “Per...inciso”, l’affascinante e coinvolgente performance della compagnia “E.sperimenti GDO dance company“, andata in scena al Teatro Vascello di Roma. Appunto per inciso, come una parentesi tra le varie coreografie, interviene all’improvviso un particolare personaggio, un mercante di termini, un imprenditore di parole, che si rivolge direttamente al pubblico sottolineando la loro importanza , le loro molteplici sfumature, i loro doppi sensi, e quanto al giorno d’oggi ci stiano privando della libertà di espressione, proprio perché le parole, con la loro potenza, possono essere molto pericolose.
Allora, quando viene meno la parola, non resta che parlare con il corpo, con i movimenti agili, equilibrati, sinuosi e sincronizzati dei sette performer che, contaminando stili e tecniche diverse, dall’hip hop al contemporaneo, dal moderno al inciso4floorework, creano atmosfere suggestive sulle note dei più celebri brani che hanno segnato la storia della canzone italiana e dell’Italia stessa. Dalla famosissima “Volare” di Domenico Modugno, passando per Fred Buscaglione, “Brava brava” di Mina, “Cuore matto” di Little Tony, “Rumore” di Raffaella Carrà, “La mia banda suona il rock” di Fossati, per arrivare ai pilastri del cantautorato con “Dio è morto” di Guccini, “Libertà è partecipazione” di Gaber, De Andrè, Capossela, fino all’energico rap finale di “Io penso positivo” di Jovanotti, si evocano molteplici emozioni e sensazioni, grazie alle coreografie degli interpreti che, talvolta singolarmente, altre volte in gruppo, recitano con i movimenti ogni brano.
Una polifonia di musiche e gesti, un vero e proprio concerto pop, una grande coreografia corale composta di tanti piccoli quadri e innumerevoli atmosfere, da quelle più briose e frizzanti, quasi da varietà, a quelle più intime e toccanti, per raccontare il nostro paese attraverso la voce dei suoi più celebri cantautori.
“Per...inciso” è uno spettacolo innovativo, fresco, brioso, frizzante, che diverte, coinvolge, incanta, emoziona, con un linguaggio gestuale di impatto, energico, carico di significato, e allo stesso tempo leggero, ricco di un’ ironia dirompente.
Un vero e proprio viaggio musicale in cui si sorride, si ride, si riflette con una performance che mette d’accordo epoche, generi e stili diversi, tradizione e innovazione, attraverso le coreografie originali di Mattia de Virgiliis, Francesco Di Luzio Federica Galimberti e l’esecuzione carismatica e notevolmente espressiva dei giovani interpreti (Filippo Braco, Mattia de Virgiliis, Francesco Di Luzio, Andrea Ferrarini, Federica Galimberti, Eleonora Lippi, Silvia Pinna).

Maresa Palmacci 16/07/2016

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