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"Live in Rome": presentata la stagione 2019/2020 del Teatro Olimpico

Mercoledì 15 maggio al Teatro Olimpico di Roma Lucia Bocca Montefoschi, direttore artistico, con l’ausilio di Andrea Posi, amministratore delegato, e l’accompagnamento musicale del maestro Marco Iannilli, ha presentato la stagione 2019/2020.
“Live in Rome”, Vita al Teatro. Sarà questo il leitmotiv della nuova stagione che vuole riaffermare il teatro come luogo d’incontro e confronto attraverso lo spettacolo dal vivo. Spettacolo che non è mai solo finzione e intrattenimento ma anche scambio di emozioni e sinergie, momento di crescita culturale e sociale.
Presenti numerosi degli artisti che vedremo in scena il prossimo autunno. Il primo chiamato sul palco dalla Montefoschi è Maurizio Battista che tornerà al Teatro Olimpico per le festività natalizie dal 10 dicembre con “Papà perché lo hai fatto 2.0” nel quale ha raccolto tutte le domande che la figlia gli ha rivolto dopo l’uscita dalla casa del Grande Fratello. “Racconterò il quotidiano e tutto quello che succederà nei prossimi nove mesi”.
Anche quello di Teo Mamuccari è uno spettacolo sul personale che andrà in scena dal 24 marzo 2020. Un’occasione per raccontarsi ma soprattutto per spogliarsi dei panni del personaggio televisivo e offrire al pubblico la parte più autentica di sé, con tutti i suoi difetti e i suoi errori, con il suo cinismo, quello che l’ha sempre contraddistinto e che lo porta a dire “insomma, avete capito: sono uno stronzo”.
Dal 14 gennaio invece tornano a grande richiesta all’Olimpico Lillo & Greg con “Gagmen”. La storica coppia della comicità ripropone i suoi cavalli di battaglia ma non mancheranno novità e varianti, come spiega Greg a Montefoschi e Bosi. Sul palco, insieme a loro, ci sono anche gli altri interpreti dello spettacolo Vania Della Bidia, Attilio Di Giovanni e Marco Fiorini. Di Giovanni anticipa che con l’occasione presenterà una canzone da lui composta.
È la volta poi di una coppia inedita, quella composta da Enzo Iacchetti e Pino Quartullo, che debutta con “Hollywood Burger”. Pino Quartullo spiega: “è la storia di due attori che nella mensa degli Studios aspettano di incontrare Jack Nicholson”. Con un simpatico richiamo all’attesa di Godot beckettiana, i due vestono i panni di questi personaggi frustrati, mitomani ma fondamentalmente vuoti che suscitano ilarità per la stridente contraddizione tra la propria percezione di sé e la loro esistenza insulsa. Iacchetti, assente alla conferenza poiché in Tanzania, manda un messaggio vocale al collega in cui esprime il suo entusiasmo per questa svolta nella sua carriera: “Sono fiero di venire con Pino Quartullo in un posto dove mai mi sarei aspettato di arrivare”.
Lucia Montefoschi cede poi la parola “ai nostri due leoni da palcoscenico”, Tullio Solenghi e Massimo Lopez. Fortemente richiesti dal pubblico, ritornano con il loro spettacolo dal 4 dicembre. Due vecchi amici e colleghi che si ritrovano in uno show di cui sono interpreti e autori. “Siamo entusiasti del risultato, di quello che abbiamo portato al pubblico. È stato terapeutico tanto per le persone, che venivano a ringraziarci dietro le quinte, quanto per noi” spiega Massimo Lopez.
Entrano in scena con un piccolo sketch che lascia presagire il loro disastro di commedia i ragazzi di “Che Disastro di Commedia”, versione italiana di “The Play That Goes Wrong” che sarà al Teatro Olimpico dal 26 ottobre. Tra imprevisti, inconvenienti tragicomici e tante risate, lo spettacolo è studiato nei minimi particolari, con un umorismo smaliziato che però non risulta mai eccessivo e artefatto.
Arriva poi sul palco una piccola rappresentanza del gruppo itinerante folk-rock romano: L’Orchestraccia. Marco Conidi presenta “Gente di Roma - Sconcerto in due tempi e uno special” che andrà in scena dal 3 ottobre e che vuole celebrare Roma come lo specchio d’Italia. Attraverso un parallelo tra la città eterna e i temi eterni cari all’Orchestraccia, si racconterà la Roma di oggi con il punto di vista e le canzoni di una volta che però sono sempre attualissime. Uno spettacolo trasversale, adatto un po’ a tutte le generazioni, caratterizzato dall’unione tra musica e teatro per un linguaggio efficace e sorprendente.
Per gli appassionati di arte o per chiunque non voglia perdere l’occasione di ascoltare una lezione di Vittorio Sgarbi su Raffaello Sanzio, tornano dal 9 ottobre le magistrali performance di uno dei più esperti conoscitori ed estimatori dell’arte. Dopo Caravaggio, Michelangelo e Leonardo, stavolta Sgarbi racconterà il genio di Raffaello, in occasione del cinquecentenario della morte che ricorrerà nel 2020. “Quello che è interessante di questi artisti che muoiono giovani” spiega sul palco “è che dicono molto di più di chi vive a lungo. Hanno un arco di vita pieno e compiuto perché hanno consapevolezza di essere arrivati alla fine della vita e riescono a dire cose straordinarie in quel breve tempo che gli è stato dato”.

Non solo arte, ma anche danza e musica. Anche per questa stagione infatti grazie alla collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana andranno in scena "Alice", ispirato alla fiaba di Lewis Carroll e messo in scena dai MOMIX, "Te Siento", spettacolo dedicato al tango, e "Shine - Pink Floyd Moon" che unisce danza e musica psichedelica.
Non mancherà uno dei musical più acclamati di sempre, "Grease", prodotto da Compagnia della Rancia con la regia di Saverio Marconi, e lo spettacolo di magia condotto da Remo Pannain, “Supermagic”. 
Il teatro come luogo d’incontro tra più arti, un vero e proprio luogo di cultura quindi. Lo riconosce anche il dottor Manella di Ubi Banca che anche quest’anno sarà main sponsor del Teatro Olimpico di Roma.

 

Giulia Mirimich

17/05/2019