Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

                                                                                                             

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 617

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 729

RUVIO è tra i cantautori selezionati per il RETAPE FESTIVAL 2019, evento ideato e curato da Ernesto Assante e Gino Castaldo nell’ambito del ROMA SUMMER FEST. Il prossimo 28 giugno, si esibirà dal vivo nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica insieme a Fabrizio Moro, Roberto Angelini, Ainè e molti altri artisti della scena musicale romana.56575817 2148851225209732 3581019220302888960 n
Dopo i singoli “Concedetemi un giorno” e “sConosciuti a Milano”, lo scorso 22 marzo è uscito su tutti i digital store RUVIO, il primo album omonimo del cantautore che inaugura le produzioni di Non è mica Dischi, etichetta nata dal concorso "Non è mica da questi particolari che si giudica un cantautore", col supporto di Noteum Srls.
Il primo album di RUVIO - in distribuzione nazionale nel circuito di Discoteca Laziale - nasce dalla necessità di raccontare il battere incessante dei tempi moderni, in cui la volontà di essere se stessi va di pari passo col bisogno di sentirsi diversi. La tracklist, nella quale sono contenuti i due singoli “Concedetemi un giorno” e “sConosciuti a Milano”, si compone di 8 brani che tracciano un percorso à rebours nei ritmi e nelle sonorità. Affrancato dalla ricerca di una nuova estetica musicale e linguistica, questo disco d’esordio del giovane cantautore, ingegnere e ricercatore universitario si propone come una sorta di lungo ritornello, talvolta un po’ scanzonato, che coniuga densità e pensosa leggerezza.
Il tour di presentazione del disco, dopo la presentazione romana dello scorso 24 marzo a ‘Na Cosetta e l’evento benefico del 6 aprile al Teatro Rendano di Cosenza con Brunori Sas, continuerà in tutta Italia.

Il disco è disponibile su:
#Amazon https://amzn.to/2K39B7S
#Spotify - https://spoti.fi/2JxnmwT
#YouTubeMusic - https://bit.ly/2HBjoBP
#AppleMusic - https://apple.co/2TlaQQV
#GooglePlay - https://bit.ly/2FjnDye

U.s.

30/05/2019

Si respira l’odore degli anni ‘70 al teatro degli Accettella, quello acre di un luogo da troppo tempo privato del pubblico dal terrore degli anni di piombo.

Eppure, a ben guardare, è il 29 Marzo 2019. E il pubblico che sta entrando oggi, a distanza di 40 anni, sembra percepirlo al punto da immaginarsi entrare nello stadio Flaminio, in quel lontano Luglio del 1978, quando un giovane Walter Veltroni, presidente della Federazone Italiana Giovanile Comunista, invitó due cantautori a condividere lo stesso palco per dare un calcio al terrore: un Lucio Dalla in stato di grazia e un Francesco De Gregori in piena ascesa.
Fu quello l’incontro che fece da preludio ad uno dei tour capaci di cambiare la storia della musica italiana: Banana Republic.
40 anni esatti dalla prima tappa, il 4 Giugno 1979 allo stadio comunale di Savona, ed è quasi un obbligo celebrare quel tour. A prendersi l’onere e l’onore è il cantautore laziale Carlo Valente - “fisarmonicista per tradizione, pianista per curiosità e chitarrista per sbaglio”, come dice la sua biografia - invitando al proprio fianco la cantautrice emiliana Roberta Giallo – di ritorno da un tour mondiae e in passato collaboratrice dello stesso Dalla.
Ancora una volta, come nel 1979, si traccia un filo musicale tra Bologna e Roma (seppure Valente nasca a Rieti), trascinato dagli interventi biografici del giornalista musicale Enrico Deregibus.
L’obiettivo dei due cantautori è replicare alla perfezione il disco tratto dal tour Banana Republic, canzone per canzone, in una scaletta fedele e intensa, quasi come quella originale. Dal pezzo che dà il titolo al tour, fino a “Come fanno i marinai”, Valente e Giallo sembrano intenzionati a mettere in scena anche le più piccole imperfezioni che hanno reso unico quell’evento storico: “ho perfino cercato di scordare la chitarra con la stessa scordatura del tour”, scherza Valente.

Se da un lato, però, questa fedeltà è la forza dello spettacolo, dall'altro corrisponde al serio rischio di trasformare il tributo in una sconsolante cover performance nella quale i musicisti scimmiottano i propri idoli, annullando la loro personalità artistica. Fortunatamente questo non accade mai, grazie proprio alla personalità di Valente e Giallo che, pur cercando di ricalcare le difficili vocalità di De Gregori e soprattutto di Dalla, non cedono mai totalmente al timore reverenziale verso i due mostri sacri della musica italiana.

E se nel 1979 il tour negli stadi italiani di Banana Republic veniva sostenuto dalla grande casa discografica RCA, oggi è la neonata Non è mica Dischi a sostenere questo tributo che corrisponde alla quinta tappa della rassegna “Non è mica… la ribalta!”, il cui obiettivo è far incontrare il teatro, la sperimentazione e la canzone d’autore.
A collaborare in modo diretto in questa rassegna è il Teatro Mongiovino, un luogo storico che si fa ponte fra passato e presente, cercando di stimolare il pubblico ad un ascolto alternativo, fisico, rispetto a quello attuale, fondato quasi esclusivamente sulla virtualità della rete.

Ed è così che quell’insegna sbiadita di un teatro di periferia, di un teatro di marionette all’interno del quale gli artisti si esibiscono circondati dalle scenografie delle produzioni Accettella, ci accoglie con quell’odore acre che ha la storia nel momento in cui echeggia nel presente. Uno spazio affascinante che rende magico tutto ciò che accade al proprio interno: dall'apertura della serata affidata a Giulai Olivari, giovane cantutrice di cui sentiremo presto parlare, fino alla sua conclusione, nella quale Giallo e Valente regalano al pubblico l'ascolto di alcuni pezzi inediti (come la toccante “Tra l'altro”, dedicata da Valente a Federico Aldrovandi).

Alessio Tommasoli

Dopo i singoli “Concedetemi un giorno” e, esclusivamente su YouTube, “sConosciuti a Milano”, venerdì 22 marzo esce su tutti i digital store RUVIO, il primo album omonimo del cantautore che inaugura le produzioni di Non è mica Dischi, etichetta nata dal concorso "Non è mica da questi particolari che si giudica un cantautore", col supporto di Noteum Srls.

Il primo album di RUVIO nasce dalla necessità di raccontare il battere incessante dei tempi moderni, in cui la volontà di essere se stessi va di pari passo col bisogno di sentirsi diversi. La tracklist, nella quale sono contenuti i due singoli “Concedetemi un giorno” e “sConosciuti a Milano”, si compone di 8 brani che tracciano un percorso à rebours nei ritmi e nelle sonorità. Affrancato dalla ricerca di una nuova estetica musicale e linguistica, questo disco d’esordio del giovane cantautore, ingegnere e ricercatore universitario si propone come una sorta di lungo ritornello, talvolta un po’ scanzonato, che coniuga densità e pensosa leggerezza.Alessandro Ruvio

Il disco omonimo di RUVIO, che uscirà il 22 marzo su tutti i digital store, verrà presentato a Roma in concerto domenica 24 marzo a ‘Na Cosetta.

RUVIO è nato a Cosenza nel 1985. Cantautore e ricercatore universitario, nel 2008 compone la colonna sonora del libro “Colibrì e i libri nitidi” di Francesco Giannino (Officine Buone Onlus) con la collaborazione dell’attore italiano Loris Fabiani. Nello stesso anno compone un disco di colonne sonore dal titolo omonimo. Nel 2009 è il chitarrista del musical “E mi ritorni in mente 2” con Franco Oppini per la regia di Renato Giordano. Nel 2013 comincia a scrivere canzoni, pubblicando solo i videoclip degli inediti “Guardavo te” (Classifica MEI), “A te” e “Lo stesso passo” per la regia di Fabio Rao. Dal 2017 comincia ad esibirsi dal vivo e con “Lo stesso passo” arriva in semifinale al Premio Pierangelo Bertoli. Nel 2018 è tra i finalisti di “Non è mica da questi particolari che si giudica un Cantautore”, concorso di scrittura di canzoni su commissione. Milita da dieci anni nei “The Rubber Soul”, con cui partecipa a programmi televisivi RAI come “Domenica In” e “I raccomandati”.

U.s.
20/3/2019

Dopo il primo singolo Concedetemi un giorno, è uscito martedì 26 febbraio, esclusivamente su YouTube, “sConosciuti a Milano”, secondo brano del progetto discografico di Alessandro Ruvio che inaugura le produzioni di Non è mica Dischi, etichetta nata dal concorso "Non è mica da questi particolari che si giudica un cantautore".
La canzone anticipa l’uscita del primo disco del giovane cantautore, ingegnere e ricercatore universitario, prevista per marzo 2019 col supporto di Noteum Srls.
“sConosciuti a Milano” mescola i titoli di grandi successi del Festival di Sanremo per raccontare il gioco dell’amore. Febbraio: mese dell’amore e del Festival della canzone. Milano, l’euforia e la frenesia regolano il tempo di un incontro. La foga di apparire appanna la voglia di andare a fondo, cedendo al consumismo sfrenato dei nostri tempi. Prendersi, lasciarsi, ritrovarsi, conoscersi è, in fondo, sConoscersi e l’arte dell’amore si può imparare con un giro di giostra.
Alessandro Ruvio comincia a scrivere canzoni nel 2013, pubblicando i videoclip degli inediti “Guardavo te” , “A te” (www.vesposition.com) e “Lo stesso passo” per la regia di Fabio Rao. Dal 2017 comincia a esibirsi dal vivo e con “Lo stesso passo” arriva in semifinale al Premio Pierangelo Bertoli. Milita da dieci anni nei “The Rubber Soul”, con cui partecipa a programmi RAI come “Domenica In” e “I raccomandati”. Nel 2018 è tra i finalisti della seconda edizione di ”Non è mica da questi particolari che si giudica un Cantautore”, il contest romano di scrittura su commissione giunto quest’anno alla terza edizione.

RUVIO – sCONOSCIUTI A MILANO <<<<<< https://www.youtube.com/watch?v=osDQpywUqp4

Musica e parole: Alessandro Ruvio
Arrangiamento e produzione: Mattia Deriu
Mastering: Eleven Mastering
Produzione: Non è mica Dischi
Edizioni: Noteum Srls

L’ETICHETTA

Da una costola del concorso "Non è mica da questi particolari che si giudica un cantautore" il 26 giugno è nata Non è mica Dischi, etichetta discografica che, in collaborazione con Noteum Srls, funge da contenitore culturale di tutto il progetto targato “Non è mica”. Sulla scia degli obiettivi principali del concorso, Non è mica Dischi ha come obiettivo quello di diventare, con serietà ed etica professionale, un veicolo importante per la canzone d’autore e per la musica di qualità in Italia.

 

U.s.

26/02/2019

Libro della settimana

Facebook

Formazione

Sentieri dell'arte

Digital COM