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Ricordiamo Alberto Sordi attraverso l'impegno sociale di Baudo, Spaak, Panariello, Autieri, Civitella

Solidarietà ed eleganza sono sicuramente le due parole che hanno contraddistinto la serata tenutasi all'Auditorium Parco della Musica di Roma il 15 Giugno 2016 organizzata dalla Fondazione Alberto Sordi. L'XI edizione del Premio a nome di quest'ultimo, che coincideva con quello che sarebbe stato il 96^ compleanno dell'attore romano, è stata un evento esclusivo ma dal sapore familiare, una reunion di vecchi amici pronti a celebrare l'uomo, l'artista, l'amico, in poche parole l'Albertone nazionale.
Maestro di cerimonia della serata è stato Fabrizio Frizzi, che ha consegnato assieme al Segretario Generale della Fondazione Stefania Binetti il Premio simbolo della solidarietà discreta di Sordi a quattro personalità del mondo dello spettacolo e a Maria Assunta Civitella, persona comune ma non per questo meno speciale, creatrice di "Casa Famiglia Altro Sentiero". Il suo è stato proprio il primo riconoscimento della serata, subito dopo un breve show comico organizzato dal laboratorio teatrale della Fondazione, nata per assistere e salvaguardare le persone anziane del nostro Paese. La Civitella ha ricordato la nascita del progetto, assieme al marito e ai cinque figli naturali, "alcuni usciti dalla pancia di mamma e alcuni entratici dentro", come ha scritto una delle figlie con dolcezza nel proprio diario.
I vincitori VIP di quest'anno invece sono stati: Serena Autieri, per il sostegno a favore del “FAI Fondo Ambiente Italiano”; Pippo Baudo, come testimonial e sostegno alla Comunità di San Patrignano; Giorgio Panariello, per il suo sostegno alla campagna per la sicurezza stradale; Catherine Spaak, per il suo sostegno a campagne di prevenzione della violenza sulle donne. Tutti loro hanno regalato al pubblico alcuni momenti musicali e i propri ricordi del loro rapporto con Albertone, come la sua dolcezza poco nota ricordata dalla Spaak oppure la "tirchiaggine" simpaticamente portata alla memoria da Baudo, che ha da poco compiuto 80 anni ma si sente energico come un ragazzino. Il Premio è un’opera in foglia d’oro realizzata dal Maestro Scultore Egidio Ambrosetti.
Una serata che ha quindi unito spettacolo e impegno sociale, il ritratto di Sordi lontano dai riflettori, la nascita e lo sviluppo della Fondazione che negli Anni '90 "precorreva i tempi" nonché rari contributi video dedicati all’attore romano che ha incarnato tic, cialtronerie, generosità, coraggio e vigliaccherie di ognuno di noi. Una profonda umanità che gli aveva permesso di rendere così vividi i suoi personaggi e che da anni rivive nei progetti della Fondazione, da lui fortemente voluta e al cui scopo, già nel 1992, donò un intero lotto di terreno situato a Trigoria, dove oggi sorgono un centro per l’assistenza qualificata agli anziani e un Polo di ricerca scientifica avanzata sulle malattie dell'invecchiamento condotte dalla Università Campus Bio-Medico di Roma, di cui la Fondazione è diretto sostenitore. “È bello occuparsi di chi sta male, ma noi possiamo fare un grande lavoro ancora prima che le persone si ammalino. E possiamo alleviare le loro condizioni di disagio”, diceva l’attore.
Quest’anno il ricavato della serata è stato destinato a due Progetti di Ricerca: Alzheimer - diagnosi precoce per una cura più efficace e Keep walking - stimolazione cerebrale per il recupero motorio post-ictus, condotti dai Dipartimenti di Neurologia e Ortopedia della Università Campus Bio-Medico di Roma.

Federico Vascotto 21/06/2016

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