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Presentato a Torino il nuovo libro di Francesca Lorenzoni

Al Circolo dei Lettori di Torino, appuntamento con Francesca Lorenzoni ha presentato il suo secondo libro, Madame metropolitane, la continuazione del viaggio nel mondo delle ultra cinquantenni cominciato nel 2014 con il blog www.madamando.com e proseguito nelle pagine di Giro vita, uscito nel 2016 per Edizioni ComPagine, non un manuale per superare la menopausa ma un racconto dello spirito leggero e consapevole con cui le donne affrontano il meglio che deve ancora arrivare quando la vita è a un giro di boa e il girovita si allarga.
Dopo aver raccontato con sguardo ironico e obbiettivo le tappe di una generazione, lo stile e la casalinghitudine, i rapporti con genitori e figli, le amicizie occasionali o di una vita, i rapporti delle non-millenials con la tecnologia e il ”piano B” che tutte hanno nel cassetto, in Madame metropolitane vengono presi in esame altri aspetti dell’essere appartenenti alla “mezza età” espressione che ha acquisito nel tempo significati molto diversi. Protagoniste sono le babyboomers ormai diventate signore consapevoli con un invidiabile stato di servizio: chi sono diventate, come le vedono gli altri e, ancora una volta, che futuro possono costruirsi è il tema di questo sequel.
Donne capaci e tenaci che, con gli anni, hanno avuto modo di sviluppare e perfezionare la loro arma migliore e neanche tanto segreta: un ormai sempre più raro sense of humour che, unito alla capacità di sapersi adattare a nuove situazioni, le aiuta quotidianamente a sopportare il fisico che cambia, le rughe che avanzano, i genitori anziani, i matrimoni che falliscono, i figli in crisi, i nuovi compagni, i rapporti con gli ex e chi più ne ha più ne metta.
Nei nove capitoli l’autrice ragiona sullo “sfruttamento” che i media fanno delle icone della generazione over, si commentano le coetanee famose, si analizzano le vampate e le attività del tempo libero, equamente suddivise tra il binomio divano-copertina e il senso di libertà che si prova quando i figli, ormai grandi, non richiedono più una costante presenza. Non manca l’analisi di alcuni capi di abbigliamento “top” e del rapporto con gli avanzi di guardaroba.
Un capitolo è dedicato agli uomini, alle loro manie e ai dettagli ”fashion” caratteristici dell’ età in cui la calvizie è incipiente e la pancetta fa “tirare” i bottoni della giacca.
Dagli uomini alla coppia il passo è breve perciò si parla anche delle cosiddette “coppie grigie”, quelle che hanno resistito al passare degli anni e quelle che si sono formate strada facendo, all’insegna dell’attrazione sessuale o del desiderio di avere qualcuno con cui condividere esperienze e prospettive. Lo sguardo non è certo quello sognante dei vent’anni e il subbuglio che si prova all’altezza dello stomaco non è più il magico “volo di farfalle” ma qualcosa che gli assomiglia ancora molto, anche se spesso la solitudine è vista non più come uno stato da cui fuggire ad ogni costo ma come un traguardo faticosamente conquistato e da difendere con ogni mezzo.
Una galleria di tipi umani di questa generazione ma in realtà universali e senza età (dall’onnipresente Gattamorta all’utilissimo Traghettatore, dalla snervante Tuttologa a Quello che si è rifatto una vita) e il racconto delle stagioni – quelle intere e pure quelle “mezze stagioni” che nessuno ha in realtà mai conosciuto – con gli annessi riti e aberrazioni completano questa panoramica divertente e ironica su una generazione che ha “dettato la linea” e ancora è sulla cresta dell’onda.

Davide Antonio Bellalba 18/12/2018