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Chi lo dice? La gente! I People’s Choice Awards 2017

People’s choice, la scelta della gente. Per una volta senza ansie elettorali e risultati apocalittici: sarà che per “gente” qui si intende il pubblico della CBS, uno dei più importanti canali televisivi degli Stati Uniti che dal 1975 permette ai suoi spettatori di votare personaggi e titoli preferiti fra tv, musica, cinema e social.
Il 18 gennaio si è tenuta la quarantatreesima edizione, presentata da Joel McHale alias il Jeff di "Community" (e una serie di altre cose che passano nettamente in secondo piano rispetto ad essere stato Jeff di "Community").Peoplechoice3
Agli esordi i People’s Choice Awards permettevano di scegliere fra “miglior attore”, “migliore attrice”, “miglior film” e simili per un totale di ventiquattro categorie. Con l’espandersi dell’industria dell’intrattenimento e della relativa ossessione sul conoscere a tutti i costi e su ogni argomento possibile «il parere della gente», le categorie si sono allargate a sessantacinque. Quindi adesso potete sapere che la “favorite digital obesssion” 2017 è stata la Mannequin Challenge che ha battuto non solo Pokémon Go (ve lo ricordate Pokémon Go? Era estate, facevamo finta di interessarci ai monumenti) e i filtri Snapchat.
Tornando alle categorie classiche, per la sezione film, trionfo di "Alla ricerca di Dory" che si porta a casa: miglior film, miglior film per famiglie e miglior doppiaggio di una serie animata permettendo ad Ellen DeGeneres di diventare la star più premiata nella storia dei People’s choice (siccome le premiazioni sono un’occasione di gioia e di festa non approfondiremo come, persino nell’America di Trump, un’attrice dichiaratamente omosessuale riesca a doppiare un film della Pixar, mentre qui lo scandalo è che in televisione venga trasmesso, in prima serata, un programma sulle unioni civili).
Peoplechoice2Miglior attore e miglior attrice sono, rispettivamente, Ryan Reynolds e Jennifer Lawrence ma i preferiti per le pellicole d’azione sono Robert Downey Jr e Margot Robbie, forse l’unico momento di parità in una qualsiasi competizione fra Marvel e Dc. Miglior action "Deadpool", miglior film drammatico "Io prima di te", miglior thriller "La ragazza del treno", miglior commedia "Bad Moms" e miglior categoria incomprensibile altrimenti chiamata “miglior blockbuster di fine anno” è "Animali fantastici e dove trovarli". A Johnny Depp invece va, comprensibilmente, il prestigioso riconoscimento che si da ai morti ancora in vita: il “favorite movie icon”.
In tv trionfano i già noti "The Big Bang Theory" e "Grey’s Anatomy" che, non esistendo ancora la categoria “avanti a oltranza comedy” e “avanti a oltranza drama”, vincono le più classiche “favorite network tv comedy” e “favorite network tv drama”. Premi anche per "Outlander" e "Bates Motel".
Per la musica, a sorpresa, tornano i meravigliosi anni Novanta. I vincitori come “miglior artista” nella categoria maschile e femminile sono Justin Timberlake e Britney Spears (veramente). Ma oops!... she did it again, Britney non si ferma e vince anche fra le artiste pop e le celebrità social, oltre che nella sezione “favorite comedic collaboration” in coppia con Ellen DeGeneres.
Ma la sintesi più efficace della schizofrenia a stelle e strisce ogni qual volta viene chiamata a esprimere un parere è di nuovo nella sezione film. Più precisamente nell’accoppiata sui migliori attori per i ruoli drammatici: lui è Tom Hanks, lei è Blake Lively. Da Los Angeles è tutto, linea allo studio.

Eliana Rizzi 24/01/2017

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