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A Firenze la seconda data del nuovo tour “sintonico” di Max Gazzè: “Alchemaya” approda al nuovo Teatro dell’Opera

Dopo il debutto romano del 3 aprile sul palcoscenico del Costanzi e l’anteprima nazionale a Spoleto, il tour “sintonico” di Max Gazzè approda a Firenze, sabato 8 aprile nel rinnovato Teatro d’Opera dell’architetto Paolo Desideri.
L’artista mai convenzionale e turista del mainstream che prende «la vita com’è» mentre «incrocia le dita e si beve un caffè», porta in scena il suo nuovo progetto: “Alchemaya”, il lavoro prodotto dalla OTR Live di Francesco Barbaro, che mette insieme 50 elementi della “Bohemian Symphony Orchestra” di Praga diretti dal maestro Clemente Ferrari e i sintetizzatori.
Il progetto tutto live (a Firenze seguirà: Napoli, Milano, Padova e, in chiusura, Torino) sarà articolato di due parti; due, non a caso come i mondi musicali che si andranno a fondere, come un prima e un dopo uniti nelloGazze2 stesso excursus esplorativo.
Il primo “atto” è stato scritto a quattro mani -come spesso accade da oltre vent’anni- con il fratello Francesco, autore e compositore che si è occupato anche di “Maximilian” (2015), nono album pubblicato per Universal Music Group, protagonista dell’ultimo tour che dall’America al Giappone ha conquistato il mondo.
Con la voce narrante di Ricky Tognazzi, tutta questa parte sarà all’insegna di brani inediti, frutto di una ricerca intesa sulle origini e la natura dell’uomo. La voce dell’ “outsider” Max, che in questa prima parte si intervallerà a quella dell’attore milanese, farà parte di un viaggio introspettivo teso a scavare nella parte più profonda dell’animo. Le nuove composizioni saranno nel segno di un’esplorazione non soltanto dell’essere umano, ma della parte più intima e profonda di sé, da un punto di vista anche ascetico, mistico.
Un «alchemico» principio attraverso il quale l’artista di «un amore intenso che brucia presto» ha potuto continuare la sua ventennale indagine sui temi di storia, filosofia, fisica quantistica e ricerca spirituale. Protagonisti di tutto il secondo -e atteso- momento, invece, solo i testi dei più noti successi discografici di Gazzè, riarrangiati in una versione “sintonica”che saprà stupirci almeno quanto una vera prima volta.
Gli abiti pensati per il cantautore romano portano la firma del fashion designer Gianluca Saitto; lo vedremo vestito per il connubio di musica colta e elettronica, di live sinfonico e “synth” e, a sorpresa, senza l’affezionato – e inseparabile – basso con il quale siamo abituati a vederlo.
«Dietro a questo lavoro c’è una lunga e intensa preparazione tecnica, di composizione letteraria, musicale ed anche scenografica» ha scritto il cantante sul suo profilo social annunciando il tour (che dopo l’estate diverrà anche un album), di cui non ha voluto svelare troppi “segreti”. Restiamo in attesa, ancora per poco, dell’ “Alchemaya” e di quello che sembra essere il lavoro «verso un altro immenso cielo» di Gazzè.

Laura Sciortino 06/04/2017

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