Il desiderio di un ideale famiglia perfetta che ad alcuni bambini, a volte, non resta che immaginare. Di questo ci parla “Magari”, nuova commedia sentimentale di Ginevra Elkann, per la prima volta alla regia, che dal 21 maggio andrà in onda in esclusiva su RaiPlay, dopo il forfait dato nei cinema a causa della pandemia. Una storia che vede protagonisti tre fratelli molto legati tra loro, con genitori separati, che si trasferiscono, per le vacanze di natale, da Parigi, città in cui vivono con la madre (Céline Salette), alla casa al mare fuori Roma con il papà, uno sceneggiatore sempre al verde, interpretato da Riccardo Scamarcio. Con la presenza aggiunta della collaboratrice Benedetta (Alba Rohrwacher), il tentativo di modello familiare spensierato metterà in risalto l’imperfezione degli adulti e i loro problemi comunicativi, osservati dalle prospettive dei tre fratelli, ultimi baluardi di un sogno di famiglia ricongiunta. Una storia profonda che vive con intensità attraverso il tocco autobiografico e personale della regista, madre anch’essa di tre bambini, nella scelta di un luogo legato alla propria infanzia, ovvero il lungomare di Sabaudia, e la decisione di prendere tre piccoli attori bilingue che creassero un feeling spontaneo sul set. Le riprese a mano si alternano a quelle fisse per sovrapporre la vivacità dei bambini a quell’ambiente statico, portatore di malinconia e nostalgia come canta Riccardo Sinigallia, che firma la musica del film. Un’opera che ci mostra la capacità di adattamento e di reazione dei più piccoli nei momenti in cui si mette in crisi quel senso di appartenenza, come afferma la regista: quel senso di unità familiare. Quell’ innocenza nel dedurre che in alcune parole di rabbia che il papà ha rivolto alla mamma c’è ancora, in realtà, un sentimento profondo. Un bambino può percepirlo e non può smettere di credere che la famiglia perfetta tanto sognata possa esistere. Magari.
Giuseppe Cambria