Debutterà sabato 14 maggio alle ore 21 al Teatro Garage di Genova Colloquio notturno con un uomo disprezzato di Friedrich Dürrenmatt per la regia dell’attrice e regista genovese Emanuela Rolla. E' prevista anche una replica domenica 15 maggio alle ore 19.
Nato come radiodramma, il testo di Dürrenmatt è un piccolo capolavoro sulla forza civile, sul significato del potere dittatoriale e sulla meschinità della cultura borghese. La storia è centrata sull’incontro-scontro fra due uomini – un boia (Roberto Zicari) e la sua vittima (uno scrittore interpretato da Valter Rebaudo) – che dialogano sulla dittatura che si auto-illude di essere salvatrice quando è poco più che carnefice.
Il dialogo tra i due protagonisti, entrambi, a loro modo vittime anche se in maniera diversa di un sistema malato e di una menzogna resa credibile dall’ignoranza del popolo e dalla manipolazione dei potenti, apre uno spaccato sulla natura della tirannia, sul valore del singolo e sulla impertinenza della carne contrapposta all’immortalità dello spirito.
Ma Colloquio notturno con un uomo disprezzato è soprattutto un’opera sull’ “arte di morire” (per citare uno dei due personaggi) e di come questa dia significato alla vita: la fase finale e forse più importante del vivere che azzera le nostre differenze e ci rende veramente tutti uguali. Non è forse vero che la maniera in cui si va incontro alla morte racconta il modo in cui si è vissuto e permette di capire chi siamo un pochino di più?
La regia di Emanuela Rolla, grazie all’allestimento di Luca Maschi, gioca con le luci per dare vita a un mondo indefinito, vicino ma lontano nel tempo e nello spazio, composto da piccoli oggetti incastonati in una sezione di spazio scenico, una finestra sulla vita dello scrittore/condannato a morte in cui il suo aguzzino, mero braccio dei potenti, annaspa mentre realizza la fragilità dell’essere umano.
Pierfranco Allegri 13/5/2022