“Klimt Experience” ripercorre la vita, il contesto storico, la produzione del grande artista austriaco Gustav Klimt (Baumgarten, 14 luglio 1862 - Vienna, 6 febbraio 1918), attraverso un’esperienza multimediale immersiva fortemente coinvolgente.
La mostra arriva a Roma dopo aver suggestionato la Chiesa di Santo Stefano al Ponte di Firenze, il MUDEC di Milano e la Reggia di Caserta per un totale di oltre 250 mila spettatori: sarà aperta al pubblico fino al 10 giugno presso il Complesso Monumentale San Giovanni - Addolorata. La selezione della produzione è a cura dello storico dell’arte Sergio Risaliti, mentre il regista Stefano Fomasi si è occupato di coordinare la “messa in scena”. Prodotta e organizzata da Crossmedia GROUP in collaborazione con Azienda Ospedaliera San Giovanni - Addolorata, “Klimt Experience” riproduce oltre 700 immagini con definizione Full HD attraverso proiettori laser del sistema Matrix X-Dimension. Poi ci sono le accuratissime ricostruzioni 3D della Vienna di inizi Novecento e la straordinaria potenza della colonna sonora, diffusa da un impianto Dolby Surround di ultima generazione.
“Aria sulla Quarta Corda” di Bach, “Inno alla Gioia" di Beethoven e ancora Mozart, Strauss, Wagner: la musica accompagna dolcemente lo scorrere delle immagini nella prima enorme sala, dove si può godere di una vista senza paragoni grazie a più pannelli affiancati, di dimensioni notevoli, che si estendono soprattutto in altezza. Il racconto visivo si snoda tra la vita e la produzione dell’artista passando per alcune sue celebri citazioni: «Sono bravo a dipingere e disegnare, lo credo io stesso e lo dicono anche gli altri, ma non sono sicuro che sia vero».
È un’esplosione di colori, ma è l’oro che domina sovrano, illuminando gli schermi e riempiendo completamente gli occhi. La produzione “aurea” di Klimt è il frutto del suo viaggio a Ravenna, città dove conobbe lo sfarzo dei mosaici bizantini che lo affascinarono profondamente con la loro ricchezza e brillantezza. Basti pensare al celeberrimo “Il bacio”, ma anche “L’albero della vita” e “Le tre età della donna”. Proprio quest'ultima opera, un olio su tela, è conservata a Roma, presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna.
La “Klimt Experience” si sofferma anche sulle figure femminili dei dipinti (“Portrait of Emilie Flöge”, “Signora con cappello e boa di piume”, “Giuditta I”, “Ritratto di Adele Bloch-Bauer I”) e sui paesaggi (“Campo di papaveri”, “Beech Groove I”). Tutto è dominato da grande sensualità e armonia, gli altissimi schermi consentono di ammirare ogni singolo dettaglio delle opere, ingrandite e valorizzate così da esaltarne la bellezza e la complessità.
Nella Sala degli specchi ai giochi di luci e colori si aggiungono gli effetti ottici dovuti alla presenza di pareti a specchio. Il visitatore viene circondato completamente, come fosse in una scatola e si trova coinvolto sotto ogni prospettiva possibile dalle immagini proiettate, non solo lateralmente ma anche sopra la sua testa e sotto i suoi piedi.
Il percorso si chiude in uno spazio dove a disposizione dello spettatore ci sono degli Oculus Samsung Gear VR, proposti per la prima volta al mondo in una mostra dedicata a Gustav Klimt. La app consente letteralmente di immergersi all’interno di quattro celebri opere di Klimt. Di ciascuna si può percepire tridimensionalmente ogni dettaglio, rimanendo inglobati nelle forme e nei colori: dal verde dell'erba al rosso del fuoco allo scintillio dell'oro.
"Klimt Experience" è l'occasione per ricordare e omaggiare il pittore austriaco a 100 anni esatti dalla sua morte. Il percorso espositivo mira sì all'approfondimento di questa illustre personalità del mondo dell'arte novecentesca, ma soprattutto al coinvolgimento, non solo mediatico, ma soprattutto emotivo e sensoriale.
Giuseppina Dente 15/03/2018