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In arrivo la 21° edizione del “Milano Film Festival”

Si terrà dal 8 al 18 settembre, nel cuore del distretto di Tortona, la 21° edizione del “Milano Film Festival”. Dopo 20 edizioni, la kermesse si rimette in discussione cambiando radicalmente i suoi luoghi. Saranno undici giorni di film e ospiti da tutto il mondo, in un innovativo esperimento cinematografico ed urbano. Il polo culturale di “BASE Milano” e “MUDEC”, con un’arena all’aperto adiacente il Teatro La Scala, saranno animati da affascinanti atmosfere cinematografiche, portando la settima arte nel distretto di Tortona, celebre per il design e la moda. Cambieranno le location, ma non gli obiettivi della manifestazione, che, con la direzione artistica di Alessandro Beretta (foto a destra), e da quest’anno, di Carla Vulpiani, si propone di offrire al pubblico esempi di cinema emergente internazionale.mff2
Storie di visioni e modi di raccontare, tra opere prime e seconde di giovani registi, per aprire la prospettiva su un’idea di cinema inattesa , brillante e dinamica, come la città che lo ospita. Il “Milano Film Festival” non è solo un’occasione per far incontrare registi e pubblico, per discutere, scoprire, formarsi, ma è anche e soprattutto un’occasione culturale e sociale , diretta a un’idea di cinema aperto che sappia mettersi in discussione.
Il cuore del programma come ogni anno prevedrà il “Concorso Internazionale Lungometraggi”, aperto solo a opere prime e seconde di registi provenienti da ogni parte del mondo, tutte in anteprima italiana. Filo conduttore delle opere scelte è la reinterpretazione dei generi cinematografici per dare anima a storie che puntino a volte allo spettacolo altre alla riflessione.
I film di apertura saranno “Gulîstan”, “Terre de roses”, “Baden Baden”, “Jacqueline “, “Radio Dreams” di Babak Jalali; “Under the Shadow”, “The Lure”, “Victoria”, “Mimosas”.
In programma anche il tradizionale “Concorso Internazionale Cortometraggi”, riservato a registi under 40: quest’anno saranno in tutto 55 cortometraggi da 30 paesi che si potranno considerare una rappresentazione, fedele o rielaborata, della realtà, specchi brevi e multiformi, capaci di riprodurre levità e asprezze del reale. Tra questi, solide conoscenze del festival e conferme dai Festival internazionali: “Ce qui nous eloigné” , “Valparaiso” di Carlo Sironi, “Limbo” di Konstantina Kotzamani e “A man returned” di Mahdi Fleifel.
Infine, terza sezione in concorso, la seconda edizione del “Nastro Azzurro Video Talent Award”, che incoraggia la sperimentazione di progetti innovativi della produzione video. Il concorso si avvale della tutorship di Studio Azzurro e si articola in due categorie (Best Innovation on Tools e Best Innovation on Languages) a ognuna delle quali verrà assegnato un premio di 3.000 euro.
Non mancheranno inoltre altre rassegne ed eventi speciali.
Le tre categorie in concorso infatti saranno affiancate come sempre da sezioni fuori concorso, film in anteprima, ospiti, workshop, eventi paralleli, come il “Focus Philippe Grandrieux”, regista francese, membro della giuria del Concorso Internazionale Lungometraggi, che nel suo cinema indaga il confine tra ossessione, psiche e desiderio, attraverso fiction, videosaggi, performance e installazioni.
Un altro fucus sarà dedicato al catalano Albert Serra (1975), giovane regista presente durante il Festival dalla poetica in bilico tra classicismo e sperimentazione, amato dal pubblico internazionale e misteriosamente non distribuito in Italia. Il focus, nato in collaborazione con la rivista di critica cinematografica “Filmidee”, presenta i film di fiction dell’autore, attivo anche nel documentario e nell’arte contemporanea, partendo dall’anteprima italiana del più recente “La mort de Luis XIV” (2016).
Per la prima volta poi il Festival dedicherà un omaggio a un autore scomparso: Andrzej Żuławski, mancato a febbraio di quest’anno. Del regista polacco, verranno proiettati in anteprima italiana tre restauri recentemente completati di sue opere prodotte in Polonia: l’esordio “La terza parte della notte!; il raro “The Devil” (1972) e “Sul globo d’argento” (1988). Chiude l’omaggio la proiezione di “Cosmos “(2015), ultimo controverso lungometraggio presentato nel 2015 a Locarno.
mff3Confermata anche la dodicesima edizione di “Colpe di Stato”, che si soffermerà sulla realtà complessa del sistema di potere nel mondo, sempre attenta alla sperimentazione del linguaggio e alla documentazione del reale, che si muove quest’anno su due sponde tematiche, quella dei titoli presentati in collaborazione con Docucity, che esplorano le trasformazioni dello spazio urbano, e quella del confine, in tutte le sue accezioni, geografica, sociale, culturale e religiosa.

Sempre al di fuori dalle competizioni ufficiali, saranno presentate diverse anteprime italiane: “Uccellacci: 10 anni di BecchiGialli" di Ciaj Rocchi, “Queen Kong”di Monica Stambrini e “Insight” di Lidia Ravviso, entrambi realizzati nell’ambito del progetto “Le Ragazze del Porno”.
Consolida il tema della ricerca del festival, quest’anno particolarmente attento alle nuove direzioni del cinema, “Under Screen – nuove traiettorie del cinema”, rassegna di incontri e proiezioni ideata per tracciare nell’audiovisivo il “dopo” proposto dalla XXI Triennale con “Design After Design”. Nuovi modi di linguaggio, come nel cinema che gioca con se stesso e il suo immaginario. Ne fanno parte “Fear Itself” del giovanissimo regista e critico cinematografico britannico Charlie Lyne; “Lo and behold”, ultimo documentario di Werner Herzog sulla relazione tra l’uomo e internet; “Les sauteurs” di Moritz Siebert ed Estephan Wagner; “Solar“ di Manuel Abramovich; “The Clones Project”; “Remake & Match - Il cinema di montaggio” di Davide Rapp; infine l’esibizione-racconto #RefugeeCameras, in collaborazione con NAGA.
In collaborazione con la piattaforma di video on demand Infinity, è poi in programma l’anteprima italiana di “Gimme Danger” di Jim Jarmusch (giovedì 15 settembre ore 20, Largo del Cinema), presentato a Cannes, che sarà successivamente distribuito nelle sale italiane da BIM.
La serata sarà introdotta dalla premiazione dei cortometraggi e web serie dell'”Infinity Film Festival”.
In programma, inoltre, la tradizionale maratona di animazione (lunedì 12 settembre ore 20.45 in Largo del Cinema e ore 22 al MIMAT) curata dal critico Andrea Lavagnini: quattro ore di racconti illustrati, dipinti, materializzati e modellati che dà conto della migliore produzione annuale in campo animato, e due lungometraggi, lo stopmotion “Little from the fish shop” di Jan Balej, fiaba dark ispirata a “La Sirenetta” e “Psychonauts, the forgotten children” di Alberto Vazquez.mff4
All’interno del “Focus Animazione” anche “Holy Motors – Strong Messages from the perfect machines”, il workshop di produzione realizzato con il supporto di Flying Tiger Copenaghen e condotto da Jeanne Boukraa per la realizzazione di un lavoro collettivo in animazione digitale.
Completano ancora l’ampia sezione degli eventi speciali e fuori concorso: la premiazione di “Fragrances in Motion Awards”, progetto nato in collaborazione con Institut Français Milano e Olibere e la tradizionale festa di fine anno della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti.
Si riconferma anche l’appuntamento con il “Milano Film Festivalino”, il festival dei più piccoli con un programma ideato appositamente per il loro divertimento di proiezioni a tema e workshop, organizzati da “kiwilab”, che si terrà a BASE Milano sabato 10, domenica 11 e sabato 17 settembre.
Parallelamente al programma cinematografico si svolgerà un programma musicale modellato sull’interazione tra suono e video, orientato alla musica elettronica, alla sperimentazione visiva e all’esplorazione dei linguaggi espressivi contemporanei. Musica live e dj set, visual acts, showcase di etichette, musicazioni di film e after show. L’architettura industriale di BASE Milano diventerà punto nevralgico e anima del festival, con un programma quasi interamente gratuito che comprende oltre 40 artisti dal pomeriggio fino a tarda sera.

Maresa Palmacci 07/09/2016