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I vincitori dellˈundicesima edizione de “Le Maschere del Teatro Italiano”

In occasione dellˈundicesima edizione de "Le Maschere del Teatro Italiano", la cerimonia cambia sede e, dal Teatro San Carlo di Napoli, si sposta al Teatro Mercadante le cui tavole negli anni, sono state calcate da artisti del calibro di Eleonora Duse, Totò e Eduardo Scarpetta.
Il regolamento del premio prevede due turni: il primo, necessario alla selezione e scelta delle terne nelle varie categorie, è composto da una Giuria tecnica presieduta da Gianni Letta e formata da Rosita Marchese (Teatro Stabile di Napoli Teatro Nazionale), Giulio Baffi (critico de La Repubblica) Antonio Calbi (Direttore del Teatro di Roma) Moreno Cerquetelli (curatore e critico di Rai3) Emilia Costantini (critico del Il Corriere della Sera) Masolino DˈAmico (critico de La Stampa) Maria Rosaria Gianni (caporedattore cultura del TG1) Geppy Glejieses (attore, drammaturgo, regista e produttore teatrale), Andrea Porcheddu (critico della testata on line Gli Stati Generali), Enrico Groppali (critico de Il Giornale) e Maricla Boggio (scrittrice, drammaturga e giornalista). Il secondo turno di votazione è affidato, invece, a unˈassemblea di votanti composta da circa 1000 professionisti del teatro (giornalisti, attori, coreografi, registi, critici teatrali, operatori del settore) di tutta Italia che votano via posta ordinaria nel mese di giugno.
A presentare la serata di premiazione delle “eccellenze artistiche italiane”, Tullio Solenghi il quale, disegnando inquietanti paralleli tra i politici di oggi immaginati 2500 anni fa e letture dell'Odissea tratte da "Io speriamo che me la cavo" del maestro Marcello D'Orta, invita i teatranti disposti sulle due ali del palcoscenico a consegnare e ricevere i premi, di seguito elencati.

Miglior Spettacolo di Prosa 2015, Lehman Trilogy di Luca Ronconi ("battendo" Il Don Giovanni. Vivere è un abuso, mai un diritto di Filippo Timi e Il Sindaco del Rione Sanità di Marco Sciaccaluga);

Migliore Regia, Antonio Latella per lo spettacolo Natale in Casa Cupiello ("battendo" Alessandro Gassman per lo spettacolo Qualcuno volò sul nido del cuculo e Romeo Castellucci per lo spettacolo Go down, moses);

Migliore Attore Protagonista, Eros Pagni per lo spettacolo Il Sindaco del Rione Sanità di Marco Sciaccaluga ("battendo" Filippo Timi per lo spettacolo Il Don Giovanni. Vivere è un abuso, mai un diritto di Filippo Timi Massimo Popolizio per lo spettacolo Lehman Trilogy di Luca Ronconi);

Migliore Attore Non Protagonista, Nando Paone per lo spettacolo Don Giovanni di Alessandro Preziosi ("battendo" Arturo Cirillo per lo spettacolo Lo zoo di vetro di Arturo Cirillo e Mauro Avogadro per lo spettacolo Der Park di Peter Stein);

Migliore Attrice Protagonista, Manuela Mandracchia per lo spettacolo Hedda Gabler di Antonio Calenda ("battendo" Maddalena Crippa per lo spettacolo Der Park di Peter Stein e Lucia Mascino per lo spettacolo Il Don Giovanni di Filippo Timi);

Migliore Attrice Non Protagonista, Monica Piseddu per lo spettacolo Lo Zoo di Vetro di Arturo Cirillo ("battendo" Dely De Maio per lo spettacolo Il Sindaco del Rione Sanità di Marco Sciaccaluga e Lucia Poli per lo spettacolo Lˈimportanza di chiamarsi Ernesto di Geppy Gleijeses);

Migliore Attore Emergente, Alessandro Averone per lo spettacolo Der Park di Peter Stein ("battendo" Antonia Truppo per lo spettacolo La Dodicesima Notte di Carlo Cecchi e Mauro Lamantia per lo spettacolo La morte della bellezza di Benedetto Sicca);

Migliore Autore di Novità Italiana, Stefano Massini per lo spettacolo Lehman Trilogy ("battendo" Roberto Scarpetti per lo spettacolo Viva LˈItalia e Chiara Lagani per lo spettacolo Discorso Celeste);

Migliore Interprete di Monologo, Giulia Lazzarini per Muri. Prima e dopo Basagli ("battendo" Roberto Herlitzka per il monologo Una giovinezza enormemente giovane e Giuseppe Fiorello per il monologo Penso che un sogno così…);

Migliore Autore di Musiche, Nicola Piovani per lo spettacolo La dodicesima notte di Carlo Cecchi ("battendo Admir Shkurtaj per lo spettacolo Kater i rades di R.Aldorasi, F.Niccolini, F.Pugliese, F.Saccomanno e Luigi Ceccarelli per lo spettacolo La vita agli arresti di Aung San Suu Kyi di Marco Martinelli);

Migliore Scenografo, Ferdinand Woegerbauer per lo spettacolo Der Park di Peter Stein ("battendo" Romeo Castellucci per lo spettacolo Go down, Moses di Romeo Castellucci e Roberto Crea per lo spettacolo Scannasurice di Carlo Cerciello);

Migliore Costumista, Maurizio Millenotti per lo spettacolo Il Giardino dei ciliegi di Luca De Fusco ("battendo" Annamaria Heinreich per lo spettacolo Der Park di Peter Stein e Fabio Zambernardi insieme a Lawrence Steele per lo spettacolo Il Don Giovanni di Filippo Timi);

Migliore Disegnatore di Luci, Luigi Saccomandi per lo spettacolo Il Don Giovanni.Vivere è un abuso, mai un diritto di Fillipo Timi ("battendo" Cesare Accetta per lo spettacolo Zio Vanja di Pierpaolo Sepe e Pasquale Mari per lo spettacolo Carmen di Mario Martone).

Infine, il Presidente della Giuria Gianni Letta, consegna il Premio Speciale all'affascinante ottantaduenne Umberto Orsini che, recitando con incredibile maestrìa un sonetto di Shakespeare, da appuntamento al prossimo anno.


Miriam Larocca 5/09/2015

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