Vince la nona edizione del RomaFictionFest come miglior nuova serie tv “The Man in the High Castle”, prodotto da Amazon Studios che corre sempre più a diventare un’azienda che porta a casa dei premi televisivi, vedi anche “Mozart in the Jungle” e “Transparent”.
Immessa nel mondo delle serie tv, Amazon deve concorrere con produttori come Netflix e per stare al passo con il gigante deve scegliere bene i suoi cavalli. E “The Man in the High Castle” sembra proprio esser un buon prodotto su cui puntare.
Basato sul romanzo “La svastica sul sole” di Philip K. Dick, il telefilm racconta la sorte degli Stati Uniti se nel 1945 fossero stati i nazisti a vincere, e non gli Alleati.
Siamo nel 1962, Hitler e i giapponesi hanno deciso di dividersi in due blocchi gli Stati Uniti, a Ovest i gli asiatici e a Est i tedeschi.
In un occidente governato dal saluto romano e svastiche, da un lato, e dal sakè e il rigore asiatico, dall’altro, le vite di quattro persone si incrociano: Juliana Crain (Alexa Davis), che indaga sulla morte della sorella Tory; Joe Blake (Luke Kleintark), spia nazista che collabora con i resistenti; Frank Frink (Rupert Evans), il fidanzato di Juliana con origini ebraiche e Nobusuke Tagomi (Cary-Hiroyuki Tagawa), ufficiale giapponese preoccupato delle sorti dell’accordo con i nazisti visto il precario stato di salute del Führer.
Ad accumunare Juliana, Joe e Frank una strana pellicola “La cavalletta non si alzerà più”, bobina che immortala lo sbarco in Normandia e la sconfitta dei tedeschi. Propaganda antinazista o immagini reali, celate alla popolazione statunitense? La sconfitta degli Alleati è storia vera o frutto di cospirazioni nippo-tedesche?
Per scoprirlo, dal 20 novembre saranno disponibili su Amazon Instant Video tutte le 10 puntate da 60 minuti della prima stagione.
Se ci sono ancora dei dubbi sulla forza di un prodotto che parla apertamente di quello che sarebbe potuto succedere settant’anni fa, l’episodio pilota della serie, pubblicato il 15 gennaio scorso, è il pilot più visto nella storia delle produzioni Amazon. Basta?
Angela Parolin 16/11/2015