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“Dominio Pubblico-Under 25”: i giovani sostengono l’arte

Il 26 maggio, nella Sala Squarzina del Teatro Argentina, è stato presentato il programma della terza edizione del Festival “Dominio Pubblico-la città agli under 25” che si terrà a Roma dal 31 maggio al 5 giugno 2016 presso il Teatro India, il Foyer Teatro Valle, il Teatro dell’Orologio e il Teatro Argot Studio.
In parallelo al Festival sarà attivo #comunicateatro, un workshop sul teatro e i nuovi mezzi di comunicazione coordinato da Simone Pacini, curatore di “fattiditeatro”.
“Dominio Pubblico” è un’iniziativa che nasce con l’intento di promuovere l’arte in un contesto sociale “distratto”. L’evento è riservato a trenta giovani, dai diciassette ai venticinque anni, “attori” principali nell’organizzazione della rassegna. Durante la conferenza stampa sono intervenuti alcuni dei ragazzi coinvolti nel progetto, Elena Ciciani, Caterina Occulto, Sofia Guidi e Dario Sottocorno, oltre a Luca Ricci che si occupa della direzione di “Dominio Pubblico” e Antonio Calbi, direttore artistico del Teatro di Roma.dominiopubblico02
Elena Ciciani ha introdotto l’incontro e presentato un video che ha mostrato la giornata tipo dei ragazzi di “Dominio Pubblico”. Tra impegni, sacrifici e tempo contato, ognuno di loro ci mette un pezzo della propria vita per creare uno spazio condiviso in cui lo scopo comune è quello di fare arte e farla conoscere. Nello specifico l’arte degli under 25, ignorati e oscurati da artisti affermati che riempiono i teatri di Roma. Il Festival non è solo l’occasione per far crescere una città che corre senza fare attenzione ai nuovi talenti emergenti, preferendo adagiarsi su nomi che sono garanzie, ma anche una risorsa personale per i giovani che ne hanno preso parte. Caterina Occulto ha raccontato quanto l’evento, a cui partecipa ormai da anni, sia un’importante esperienza a livello individuale, in quanto offre quella dimensione pratica del lavoro culturale che manca nelle università o nei corsi in generale. Insieme, i ragazzi di “Dominio Pubblico”, hanno selezionato su centotrenta “materiali” quelli che a loro parere sono più adatti a riempire un programma che, tra spettacoli, concerti, mostre e cortometraggi, vuole garantire proposte di qualità. Una responsabilità che li ha portati a confrontarsi ogni lunedì e a cercare sempre una complicità di gruppo. Da spettatori diventano, infatti, promotori attivi che devono stare a contatto col teatro e conoscerlo a 360 gradi come ha affermato Dario Sottocorno, mentre Sofia Guidi, che ha gestito la Crowdarts, ribadisce la difficoltà, superata con la tenacia e la volontà, di tradurre idee in fatti concreti. La parola è passata poi a un “adulto”, Luca Ricci, che non ha nascosto entusiasmo per i risultati ottenuti con una manifestazione che è riuscita a costruire una comunità di giovani attirata dalla cultura. Tutto questo, ovviamente, con il consenso del Teatro di Roma rappresentato da Antonio Calbi, il quale ha espresso il piacere di avere collaborato con il Festival e manifestato la necessità di concepire anche il teatro come un prodotto made in Italy capace di portare soldi in casa.
Ma non sono mancate le delusioni da parte di chi non riesce a non dire, nonostante l’atmosfera ilare della giornata, che le Istituzioni per quanto abbiano affiancato nel tempo “Dominio Pubblico” continuano in realtà a far sentire la propria assenza. Una critica che non dovrebbe scoraggiare, ma far riflettere chi dall’alto, troppo spesso, non interagisce come dovrebbe con i piccoli gruppi che operano come missionari e che meriterebbero per la loro vocazione un ascolto più coinvolto.

Elisabetta Rizzo 28/05/2016

Per consultare il programma: http://www.dominiopubblicoteatro.it/ 

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