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Al via il Robot Festival a Bologna, nel segno dell’accelerazionismo: quattro serate tra musica elettronica, arti visive e tecnologie digitali

Si entra nel vivo dell’ottava edizione di Robot Festival, la manifestazione internazionale dedicata alla musica elettronica e alle arti digitali, che animerà la città di Bologna dal 7 al 10 ottobre. Quattro giornate ricche di appuntamenti, con oltre 100 performance dalla musica, alle arti visive, proiezioni fino ai workshop tra Palazzo Re Enzo, headquarter del festival, Sala Tassinari (Palazzo D’Accursio) e i padiglioni di BolognaFiere che ospitano la programmazione serale.
Tema guida dell’edizione 2015 è l’accelerazionismo, oggetto di un talk e di call4roBOt, il bando internazionale, finalizzato a individuare nuovi talenti nell’ambito delle arti digitali. Una manifestazione che diventa così sempre più multidisciplinare, per abbracciare vari campi, dalla musica, all’arte figurativa fino alle nuove tecnologie digitali.
Tra le novità si segnalano due cooperazioni importanti: la prima vede roBOt Festival in sinergia con Cineca (consorzio interuniversitario che promuove l’utilizzo di avanzati sistemi di elaborazione dell’informazione a favore della ricerca scientifica e tecnologica), Trail Me Up e Comune di Bologna, per presentare un’installazione interattiva dedicata ai portici di Bologna, con il fine di candidare uno degli elementi architettonici più noti della città a Patrimonio dell’Unesco. La seconda collaborazione vede la partecipazione di Ducati, la nota casa motociclistica di Borgo Panigale, e consiste nella realizzazione di uno show audio-video, realizzato in sinergia con gli artisti Carlotta Piccinini e Bartolomeo Sailer.
I progetti musicali attesi sono in totale 68 e si dividono in due location: lo storico Palazzo Re Enzo in Piazza Maggiore, aperto dalle 18 alle 24 per tutte le sere dal 7 al 10, e nei padiglioni di BolognaFiere, che ospiteranno le programmazioni serali del Festival di venerdì 9 e sabato 10, a partire dalle 22.
Tra le anteprime inoltre sembra esserci l’imbarazzo della scelta: nove le esclusive italiane tra live e djset, con qualche anteprima assoluta. È il caso di Holly Herndon: uno degli artisti che incarna notevolmente la frenetica contemporaneità digitale che stiamo vivendo, e che porta in scena la prima italiana (seconda esecuzione mondiale) di Expanded A/V Show, realizzato insieme al partner-videomaker Mat Dryhurst e all’androgino performer Colin Self; soltanto al Sònar è già stato visto. L’elenco prosegue con l’unica data italiana per il 2015 di Trentemøller nella sempre più rara veste di dj; due incendiari “back2back”, Ben UFO in duello con Jackmaster, e Daphni (l’alter ego disco più ortodosso di Dan Snaith alias Caribou) con Floating Points. Numerose le esclusive sul fronte live: Dâm-Funk (l’ultimo lavoro “Invite The Light” è uscito il 4 settembre, questa è la seconda nazionale), Prostitutes, Panoram, Tiga. Tra house e funky, chitarre e campionatori, fughe spaziali e noise efferato, sembra esserci abbastanza per soddisfare tutti i gusti, fino al palato più esigente.

A.S.

06/10/2015

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