“I tempi belli non sono finiti”: è questo lo slogan della nuova stagione del Teatro Belli di Roma, come ha sottolineato il direttore artistico Antonio Salines in occasione della presentazione del cartellone 2015-16. “L’intento è quello di voler ricordare il passato, quei tempi belli appunto, in cui avere il coraggio di aprire una sala teatrale, e mantenerla aperta, trovava un appoggio e un riconoscimento da parte delle istituzioni”- continua Salines- e nonostante oggi tutto questo non accada più, il Teatro Belli è pronto a mettersi in gioco e a continuare la sua attività con una programmazione interessante che alterna rassegne storiche e rassegne nuove, grandi classici e nuova drammaturgia, grandi interpreti e giovani esordienti, e spettacoli per bambini.
Ad aprire la stagione sarà lo spettacolo ”Una banalissima aranciata amara” ,scritto e diretto da Alessandro Sena, mentre a seguire sarà la volta della XIV edizione di “Trend- Nuove frontiere della scena britannica”, la rassegna delle scritture più significative del teatro britannico dell’ultimo decennio, a cura di Rodolfo Di Giammarco. In seguito “La coscienza di Zeno spiegata al popolo- Goulash Blues Explosion”, una versione originale della celebre opera di Italo Svevo che unirà jazz, blues, pop, rock, letteratura e cabaret, con la regia di Paolo Rossi, entusiasmerà il pubblico dal 12 al 18 dicembre, per poi lasciare il palco , durante le festività natalizie, alla commedia di Nino Manfredi e Nino Marino, “Gente di facili costumi”, con Antonio Salinas, Francesca Bianco e la regia di Carlo Emilio Lerici.
Successivamente, a gennaio, l’attore e regista Paolo Triestino, presenterà due spettacoli in grado di unire calcio, storia ed emozioni: il primo “Roma- Liverpool 1-1” ( dal 19 al 24 gennaio), ovvero l’irresistibile evocazione della finale della coppa dei campioni disputata il 30 maggio ’84, e “Real Madrid-Roma”( dal 19 al 14 gennaio), partita rimasta nella storia in quanto disputata l’11 settembre 2011.
Poi il sipario si aprirà su “Caligola” di Albert Camus con la compagnia di Salvatore Della Villa, su “Karin- Ovvero una moglie in affitto” di Arieh Chen con la regia di Gianni Leonetti, e su “Decamerone suite”, ossia dieci novelle del capolavoro di Boccaccio, riadattate e ambientate negli anni 20-30, con la regia di Giulio Pizzirani. Sempre Giulio Pizzirani dirigerà ancora “Menage in Edengarden”, mentre in seguito Angelo Maggi trascinerà il pubblico nella divertente lectio magistralis “Il doppiattore- La voce oltre il buio”, una magica performance per conoscere più da vicino il mondo della recitazione e del doppiaggio.
Dal 29 marzo al 10 aprile sarà la volta de “Le intellettuali” di Moliere con la regia di Adriana Martino, e dal 12 aprile di “Autori in compagnia”, prima rassegna per un teatro di repertorio, a cura di Massimo Vincenzi e Carlo Emilio Lerici, che si pone come obiettivo la realizzazione di un repertorio di testi interamente a disposizione di una compagnia teatrale che ne curi la messa in scena.
A maggio torneranno in scena Antonio Salines e Francesca Bianco, il primo con il suo celebre spettacolo “La versione di Barney”, la seconda con l’intenso “Il sogno di Ipazia”, per poi lasciare spazio a “Officina teatrale- Cantiere di scrittura e collaudo”, il saggio conclusivo degli allievi del corso di drammaturgia a cura di Rodolfo Di Giammarco. Chiuderà la stagione l’associazione Casa dei Diritti Sociali con “La domanda di matrimonio” di Cechov, a cura di Magda Mercatali.
Inoltre non mancherà la seconda edizione della rassegna “Bambini al teatro belli”, un progetto per scuole e ragazzi che garantisce un primo approccio alla lingua inglese attraverso un teatro bilingue. Saranno in scena gli spettacoli “Magic songs”, “Spacecrazy- Un’ avventura spaziale” e “My monster friend”.
Il Teatro Belli si appresta quindi a vivere otto intensi mesi di una stagione ricca, interessante e variegata, a dimostrazione che il teatro, nonostante tutto, è ancora vivo, e che i tempi belli non sono finiti.
Maresa Palmacci 02-10-2015