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Il signore degli anelli, il concerto: grande serata all'Auditorium Parco della Musica

Giu 26

Sono passati ben 16 anni da quando il primo capitolo della saga firmata da Peter Jackson, Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell'Anello, conquistò le sale di tutto il mondo e, di fatto, anche un posto di tutto rispetto nella storia del cinema.
Diretto con mano sicura dal genio neozelandese, portò il concetto di saga e di film fantasy ad un livello mai visto prima. Opera di mirabile concezione e realizzazione, fu un trionfo ad ogni livello ed ebbe nelle maestranze, nei truccatori, artigiani, fabbri, sarti, disegnatori il vero punto di forza. Tuttavia il film (i film sarebbe più esatto dire) fu anche l'occasione per far compiere al concetto di colonna sonora un passo in avanti di innegabile importanza.
Scritta e diretta da Howard Shore (Il Pasto Nudo, Mrs. Doubtfire, Seven, Striptease, Gangs of New York sono solo alcune delle sue soundtracks) la colonna sonora fu considerata tra le più grandi e maestose di tutti i tempi, capace di portare il anelli3concetto stesso di musica da film ad un livello di complessità e autorevolezza completamente diversi. Frutto di un lavoro durato un anno, la colonna sonora si ricollegava più alla tradizione della musica d'opera e portava 90 motivi musicali, strettamente connessi alle diverse culture della Terra di Mezzo.
Shore a suo tempo confezionò qualcosa che abbracciava sia gli elementi folk che inni diatonici, profonde dissonanze con grandi armonie, semplicità e sperimentazione.
Il 21 e 22 giugno presso l'Auditorium Parco della Musica, è stato trasmesso il primo film (La Compagnia dell'Anello), accompagnato dall'esecuzione dal vivo della colonna sonora, sotto la direzione del taiwanese Shih-Hung Young. Un evento di straordinaria raffinatezza, capace di emozionare ad un livello totalmente inaspettato, anche perché, come ricordato dallo stesso Howard Shore “Questa è la prima volta che la colonna sonora completa della Compagnia dell'Anello sarà eseguita dal vivo durante la proiezione del film”.
La straordinaria direzione di Young (versatile e completo), ha fatto in modo che l'Orchestra, il coro e le voci bianche dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia donassero agli spettatori la possibilità di sentirsi ancora in quel 2001, ancora con la stessa sensazione di magica sorpresa, ancora una volta a bocca aperta di fronte alla meravigliosa perfezione generata da quelle melodie unite a quelle immagini.
anelli1Le tre ore di concerto sono scivolate via come i passi di un elfo, lasciando agli spettatori il tesoro di una performance di prima grandezza da parte dell'Orchestra, capace di ammaliare tutti con un mix incredibile di tanti e diversi suoni, creati da un connubio unico tra la parte sinfonica, il coro misto, le voci bianche e i grandi solisti strumentali e vocali.
Una menzione a parte merita la straordinaria Clara Sanabras, cantante francese che ha interpretato le canzoni più importanti,mostrando ancora una volta perché sia considerata da compositori del calibro di James Newton-Howard, Nigel Kennedy e Jarvis Cocker semplicemente insostituibile.
Ottima anche la prestazione del coro diretto da Ciro Visco, mentre una vera e propria ovazione ha salutato la prova del giovane Matteo Ruggeri, voce bianca di incredibile espressività.
La standing ovation e gli applausi del pubblico sono stati il miglior riconoscimento per una serata davvero unica, che del resto grazie alle premesse aveva generato il quasi tutto esaurito, con una coda non indifferente all'entrata.
Il pensiero non può che andare al cinema moderno che, anche per quello che riguarda le colonne sonore, negli ultimi anni ha sovente deluso e sembra sempre più incapace di creare qualcosa di nuovo, genuino, vivo come furono il film (e la colonna sonora) del primo episodio di una saga che non conosce né cali di popolarità né sembra soffrire la concorrenza dei moderni blockbuster tutti esplosioni ma poca sostanza.

Giulio Zoppello 26/06/2017

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