Giorgio Canali dà in pasto le sue Perle per porci al pubblico. C’è chi, nella sala scura del Monk lo scorso 29 aprile, le ingoia senza masticare e non si accorge nemmeno del loro sapore, chi le gusta lentamente lasciandosi cullare dalle parole e a musica finita emette un grugnito di soddisfazione che indica la digestione di un album che sa come farsi ascoltare.
Il lavoro nasce una ventina d’anni fa da un accumulo di canzoni che avevano emozionato il Canali ascoltatore, dandogli la sensazione che fosse esattamente ciò che lui avrebbe voluto scrivere.
Iin seguito il gruppo ha fatto una scrematura della personale playlist dell’ex C.S.I. scegliendo tredici tracce che più sembravano andare d’accordo con il loro suono elettrico dei Rossofuoco. Nel progetto iniziale c’era l'intenzione di chiedere agli autori delle canzoni la partecipazione anche minimale alle varie perle, ma a causa dei tempi molto veloci della realizzazione del disco l'idea è stata accantonata. Gli unici due cameo sono di Angela Baraldi e Alessandro Morini (Mary in June).
Nell’album c’è di tutto. Dai musicisti di nicchia come i Corman & Tuscadu - gruppo francese dei primi ʼ90 nel quale militò Claude Salt, per anni bassista dei Rossofuoco - la band milanese L’Upo, l’emiliano Macromeo, i triestini Luc Orient e i romani Mary in June, ai colleghi più famosi quali Francesco De Gregori, Eugenio Finardi,Vasco Brondi. Ma anche in presenza di un musicista acclamato, la scelta della cover punta comunque a canzoni ricercate, le meno conosciute.
Luna viola è l’unico brano già edito da Giorgio Canali e Rossofuoco ed è uno dei pezzi di punta della compilation Generazioni, un tributo al Santo Niente di Umberto Palazzo pubblicato nel 2011. Il brano è posto in chiusura di Perle per porci e con il suo incipit Ho rubato una canzone, la canterò per te dà senso compiuto all’operazione di ricerca fatta dall’artista romagnolo.
Forse ha un po’ perso l’ispirazione, ma non le idee. Forse voleva condividere le canzoni che in vent’anni lo hanno accompagnato ronzandogli nelle orecchie tra un gin tonic e l’altro. Ma Canali e i Rossofuoco hanno dato verve a tracce del passato che meritavano una seconda occasione e che si prestavano a una diversa interpretazione. Al Monk la risposta del pubblico è stata entusiasta, complice il fatto che la band ha saputo mescolare nelle giuste proporzioni il nuovo album ai vecchi successi, non deludendo le aspettative.
E se non vi piace, Fatevi Fottere.
Imma Amitrano 06/05/2016
