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Musikautomatik: viaggio al centro del suono meccanico

Apr 13

Un progetto molto interessante quello andato in scena sabato 11 aprile nella raccolta cornice dell’Aula Magna dell’Istituto Universitario di Roma. Co-prodotto dall’Istituzione Universitaria dei Concerti, l’Associazione Culturale Dello Scompiglio di Vorno (Lucca) e il gruppo di percussionisti di Ars Ludi, “Musikautomatik” è stato un piacevole viaggio musicale tra i molteplici aspetti della riproduzione sonora meccanica, molto più simile ad uno spettacolo teatrale che a un concerto vero e proprio (con tanto di suddivisione in due atti inframmezzati da due intermezzi).

Una scaletta atipica ha proposto, nella prima parte, l’omaggio a Nino Rota con il “Casanova elettrico” del compositore Pasquale Catalano che ha rielaborato la colonna sonora del “Casanova” di Federico Fellini mettendo in luce la conflittualità tra “musica come meccanismo” e “musica come slancio vitale”. Il risultato è un’atmosfera ovattata in cui, tra xilofoni, timpani, crotali, gong, campane e tastiere elettroniche, il pubblico sembra essere catapultato all’interno degli ingranaggi di un enorme carillon.

Dopo due intermezzi con musiche di Haydn e Beethoven, riproposte in una sorta di intervallo tecnico sonorizzato con piano meccanico, il concerto si è concluso con "Musik im Bauch/Tierkreis" di Karkheinz Stockhausen, compositore tedesco tra i più significativi del XX secolo. Due brani distinti ma strettamente legati uno all’altro. Il compositore aveva infatti bisogno di tre melodie per "Musik im Bauch" (la traduzione è "Musica nel ventre") ma ne scrisse in realtà dodici, che  poi raccolse in "Tierkres" ("Zodiaco"), una composizione ispirata ai dodici segni zodiacali. In mezzo al palcoscenico, un manichino con la testa da ‘blue bird’ e l’ipnotismo dei movimenti automatizzati dei musicisti hanno posto lo spettatore in una parentesi di piacevole stordimento.

Insieme ai percussionisti di Ars Ludi (Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi, Gianluca Ruggeri, Alessandro Di Giulio, Gianluca Manfredonia e Pietro Pompei), i protagonisti di questo specialissimo appuntamento sono stati Alfredo Santoloci (fiati), Lucio Perotti (tastiere), Rosebud (ideazione visuale), Giacomo De Caterini (regia del suono) e Mario Cecconi (luci).

John Cage, una delle personalità più rilevanti nell'evoluzione della musica contemporanea, diceva: "se vuoi sapere tutto sulla musica parla con i violini e con i pianoforti, se vuoi sapere tutto sul suono parla con le percussioni".  “Musikautomatik” sembra proprio dargli ragione.

 

(Pierfrancesco Rizza)

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