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I Kutso infiammano il Monk con Alex Britti e Piotta

Apr 17

Li abbiamo visti pochi mesi fa sul palco dell'Ariston, col brano "Elisa", sfiorare la vittoria nella categoria Giovani, adesso li ritroviamo a Roma, città natale della band, per il primo live giocato in casa dopo l'esperienza sanremese. Stiamo parlando dei Kutso, band romana in forte ascesa, composta da Matteo Gabbianelli (voce), Donatello Giorgi (chitarra), Luca Amendola (basso), Simone Bravi (batteria).

 Sarcastici, dissacranti e tragicomici, la forza dei Kutso è rintracciabile in un abile utilizzo di uno stile musicale allegro e spensierato che funge da cavallo di troia per comunicare, attraverso i testi, realtà scomode e situazioni emblematiche di una generazione frustrata e colma di problemi e incertezze.

Giovedì 16 aprile è quindi il giorno del ritorno trionfale nella capitale, sul palco del Monk, dove l'esibizione dei Kutso è impreziosita dalla partecipazione di Alex Britti (diventato nell'ultimo periodo produttore della band), che accompagna i Kutso per quattro brani e saluta il pubblico con l'interpretazione in puro stile hard rock de "La vasca".

Prima del "bis" è Piotta a salire sul palco, per deliziare la platea con un duetto surreale tra parodia lirica e rap: a fargli da spalla è Donatello Giorgi, chitarrista e trasformista dei Kutso, travestito per l'occasione da Obelix versione tenore.

"Sanremo è stata una tappa importante, ma non segna una svolta, abbiamo portato avanti l'asticella e continueremo a farlo poco alla volta" questo ci dice Luca Amendola, bassista dei Kutso, durante una chiacchierata prima del live. Ed è proprio nello spettacolo dal vivo che la band esprime appieno il proprio potenziale: i concerti dei Kutso hanno avuto sempre una forte componente interattiva che ben si sposa con le sonorità della band, energiche e coinvolgenti.

I Kutso ripartono così dopo l'enorme attenzione mediatica creata su di loro dal Festival di Sanremo, con tanta voglia di fare e non di strafare, rimanendo fedeli alla propria identità e al proprio stile.

 

(Antonio Savino) 

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