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Giovanni Allevi incanta Roma con il suo "Love - Piano Solo Tour"

Mar 28

“Voglio raccontare con le note tutte le sfumature dell’amore”: con queste parole Giovanni Allevi accoglie il pubblico dell’Auditorium Conciliazione nella prima tappa italiana del suo “Love – Piano Solo Tour”. In seguito al successo ottenuto a Londra e nelle altre date europee, il pianista incanta Roma ed è pronto a stupire anche il resto d’Italia, dove già si registra il tutto esaurito. Dopo l’esperienza sinfonica di "Sunrise"e il "Concerto per violino e orchestra in fa minore", Allevi torna alla sua dimensione originaria, presentandosi come solista assoluto dei tasti bianchi e neri. Sul palco, ad affascinare l’intero pubblico, solo lui e il suo pianoforte. Interpreta dal vivo le tredici pagine di quel diario musicale ed emotivo che è “Love”, il suo ultimo album uscito il 20 gennaio. Esegue magicamente tredici brani che raccontano l’amore nelle sue molteplici forme, tra ispirazioni classiche e contemporanee, da Bach a Baudelaire, in un viaggio personale tra i sentimenti e lo spazio. Un’ora e mezza di pura magia, dove le dita del compositore, sfiorando i tasti del piano, come per incantesimo, producono, nota dopo nota, melodie suggestive ed emozionanti, che sembrano man mano prender vita, corpo, diventar parole ed esprimere appunto l’amore. Quell’amore forte e potente che vince sulle ideologie e ci fa vedere il mondo con occhi nuovi. Come afferma lo stesso Allevi: “ Quando scrivo le mie note su un pentagramma non penso mai all’immediato. Cerco sempre di spingermi oltre, più in alto possibile, più nel profondo, lì dove risiede la vera essenza della musica: l’Amore”. Così l’artista trascina il suo pubblico altrove, più in alto possibile, penetrando però nel profondo dell’anima e facendo conoscere la vera natura della musica, che è proprio l’amore. L’amore è musica e la musica e’ amore, ambedue frutto di armonia, equilibrio e sentimenti. “Love – Piano Solo”  si rivela quindi non un semplice concerto, ma un viaggio alla scoperta dei molteplici volti dell’amore.

 

(Maresa Palmacci)

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