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“For Crying Out Loud”: il ritorno dei Kasabian

Giu 26

In attesa della data romana prevista per il prossimo 21 luglio all’Ippodromo delle Capannelle per l’annuale Postepay Sound Rock in Roma, a distanza di due anni dall’elettronico 48:13, i Kasabian tornano con la loro ultima fatica dal titolo “For Crying Out Loud”, in cui non nascondono l'intento di comporre una musica molto più orecchiabile, che cavalca un’onda decisamente più pop.
La band “made in” Leicester, stavolta, sceglie di percorrere una strada fatta di molteplici influenze, in cui sono le corde della chitarra di Pizzorno a dominare, ripescando un sound che ci riporta direttamente al loro terzo disco “West Ryder Pauper Lunatic Asylum”.
Ascoltando quest’ultimo album non è difficile comprendere come il brano d’apertura “Ill Ray (The King)” entri prepotentemente nella mente di un ascoltatore che difficilmente può fare a meno di lasciarsi trascinare. Sono le velate contaminazioni funk, in cui è forte la presenza di un ritmo scandito soprattutto dalle voci, a fare la differenza.

È la volta del primo singolo estratto "You’re In Love With A Psycho", che senza una particolare incisività rappresenta un “pop experiment” che funziona bene in radio e anticipa brani ben più ricchi e dal sapore rock, come "Good Fight" e "Twentyfourseven". Forcryingoutloud1
Mentre "Wasted" richiama ricordi d’estate con trascinanti cenni dance, in "Comeback Kid" – molto più rude e in alcuni punti velatamente psichedelica – ritroviamo la colonna sonora della versione 2017 di FIFA.
Un album variegato in cui i Kasabian non si dimenticano di rievocare le “ballad” con "The Party Never Ends" e "All Through The Night", che trasmettono una certa monotonia, a differenza di "Are You Looking For Action?" in cui a fare da padrone è il sound anni Settanta accompagnato da un pizzico di psichedelia e da una chiusura che tenta una "scopiazzata" ai Daft Punk.
Senza dimenticare l'orecchiabile "Sixteen Blocks Bless" e l’interessante "This Acid House"; brano che riporta alla mente i Blur mixati ad un pizzico di scena Baggy. A chiudere è "Put Your Life on It". Una traccia che rappresenta il peso della vittoria del Leicester in Premier League e che porta con sé cenni di una serena malinconia, sottolineanti da una poetica chitarra acustica.
For Crying Out Loud è una storia che continua dal 2004, in cui regna la voglia di fare qualcosa di diverso. Il team di Meighan e Pizzorno stavolta elimina i synth del precedente 48:13 e si cimenta in una versione più acustica del rock: anche se non risulta essere sempre riuscita, merita di essere ascoltata.

Paola Smurra 27/06/2017

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