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“Evolution of Sanremo”: online il nuovo brano degli Oblivion

Gen 17

Febbraio si avvicina e di conseguenza cresce anche l'attesa per l'evento musicale italiano più importante, il Festival di Sanremo.
Anche gli Oblivion, gruppo comico musicale-teatrale, composto da Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli, ha voluto fare il suo omaggio al Festival pubblicando sul proprio canale Youtube il brano “Evolution of Sanremo”, versione italiana del grande successo “Evolution of Music” dei Pentatonix ai quali gli Oblivion si sono ispirati.
In ordine rigorosamente cronologico, dal 1951 al 2015, in soli 5 minuti il gruppo di cantattori interpreta a cappella 65 grandi successi della canzone italiana, da “Grazie dei fiori”, la canzone di Nilla Pizzi vincitrice di Sanremo nel 1951 a “Grande Amore” de Il Volo, vincitori dell'ultima edizione, passando per “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno (1958) a “Chi non lavora non fa l'amore” di Adriano Celentano (1970), da “Ti lascerò” di Fausto Leali e Anna Oxa (1989) a “Luce (tramonti a nord est)” di Elisa (2001), da “Adesso tu” di Eros Ramazzotti (1986) a “L'essenziale” di Marco Mengoni (2013).
Questo brano, online dal 15 gennaio, è tratto dal nuovo spettacolo “Oblivon: The Human Jukebox” in scena in questi mesi in tutti i teatri italiani e nello specifico a Milano al Teatro Leonardo dal 19 aprile e a Roma al Teatro Sistina dal 3 maggio.
Nello spettacolo la creatività dei cinque cialtroni più irriverenti del teatro e della Rete sarà accompagnata dall'inventiva del pubblico che contribuirà a creare il menù della serata suggerendo gli ingredienti della pozione.
Gli “Oblivion” hanno in repertorio tutti i grandi della musica italiana e internazionale e sono pronti ad affrontare sfide sempre più difficili a colpi di cazzotti, mash-up, parodie, duetti impossibili e canzoni strampalate.
Un flusso di note e ritmi infinito che prenderà vita davanti agli occhi attoniti degli spettatori, ogni sera, per una esperienza folle e mai ripetibile. Nessuno spettacolo sarà uguale al precedente. Dai Ricchi e Poveri ai Rapper, da Ligabue ai Cori Gospel, da Morandi ai Queen, tutte le canzoni senza farne nessuna. Uno schiacciasassi che trangugia e livella Sanremo, X Factor, Albano e Il Volo.
“Oblivion: The Human Jukebox” è un mangianastri umano, uno Spotify vivente che provoca scene di panico, isteria collettiva, ma soprattutto interminabili richieste di bis.

Krizia Ricupero 17/01/2016

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