Sabato 8 giugno al Teatro Comunale di Vicenza il nuovissimo festival City Lights a tema Pop/Beat-Liberi di sognare-Italia 1960/1979 sotto la direzione artistica di Marco Ghiotto, giornalista e critico musicale nonché direttore della testata vicult.net.
Per tutta la giornata di sabato andranno in scena i temi e le estetiche caratterizzanti gli anni dei movimenti oggetto della mostra. La kermesse, il cui nome è una chiara citazione alla libreria e casa editrice di San Francisco, luogo di elezione e ritrovo della beat generation, sarà divisa in due momenti, uno dedicato al beat americano e uno al pop italiano. Ma citylights intende porre l'accento su nuovi e ambiziosi orizzonti musicali e permettere alla città di risplendere attraverso i fermenti culturali che le orbitano intorno.
Partendo dagli anni ’60 negli Stati Uniti, il festival sarà inaugurato parlando, doverosamente, anche di underground, mondo freak e hippy, introducendo il dibattito con la lettura di Titino Carrara e Giorgia Antonelli dei testi fondativi di Allen Ginsberg e Jack Kerouac mentre farà da sottofondo il Quartetto Bobpet di Danilo Memoli. La giornata proseguirà, poi con una lezione spettacolo curata da Ghiotto su Andy Warhol e sui Velvet Underground, lanciati proprio dalla Factory dell’artista. Sarà invece lo scrittore e conduttore radiofonico Marco Drago ad occuparsi della scena freak e di controcultura di cui era esponente Frank Zappa, mentre la parte conclusiva, con il reading del capolavoro letterario It’s Allright Ma’ (I’m only bleeding) di Bob Dylan sarà affidata a Piergiorgio Piccoli.
Durante la seconda parte, quella dedicata al Pop Made in Italy, agli anni ’70 italiani tra le tensioni politiche, la musica prog/pop e i festival, si omaggerà l’esperienza dell’Antigruppo siciliano, fenomeno letterario, artistico e culturale nato nel 1966 in contrapposizione alla poesia ermetica di Montale ed Ungaretti e al movimento dei “novissimi”. Si proseguirà poi con un foto-racconto dell’epoca musicale italiana tra la fine degli anni ’60 e i primi ’80, per terminare con un talk sui Capelloni dell’Italia beat, al quale interverranno Renato Marengo, Riccardo Bertoncelli e James Senese, storico leader della band Napoli Centrale che ha forgiato un’intera generazione con la loro musica prog/jazz negli anni ’70. Il concerto di Senese chiuderà l'evento.
Noemi Rinaldi 22/05/2024