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Araba Fenice: il nuovo disco di Katres

Mag 24

È uscito il 23 febbraio il secondo disco di Katres, dal titolo "Araba Fenice", prodotto da Daniele Sinigallia. Un lavoro che nasce dal bisogno di raccontare un lento cambiamento, una simbolica “morte e rinascita”, proprio come il mitologico animale. L’idea dell’opera è venuta fuori dopo un periodo difficile, grazie al quale l’artista si è plasmata per riscoprirsi più forte di prima.
Il nuovo disco di Katres, al secolo Teresa Capuano, esce a cinque anni di distanza dal precedente lavoro "Farfalla a valvole" ed esprime il concetto scomodo della caduta e della rinascita dalle proprie ceneri. Passando tra melodie pop, soul, cantautorato, blues ed deflagrando in brani diversi l’uno dall’altro, ma tuttikatrescover originali e interessanti, la giovane cantautrice esplora vari generi musicali, giungendo ad una consapevolezza e maturità mai espressa come in questo nuovo album. Composto da nove tracce, è registrato completamente in presa diretta, scelta questa che ha l'intento di voler fermare un momento di verità emozionale, in un'era in cui la musica è super prodotta e troppo spesso affidata alla post-produzione.
Spiccano sicuramente il brano di apertura, "Ormai ho deciso", che identifica tutto il lavoro, e la traccia "Araba Fenice", che oltre a dare il nome al disco, progettato come un vero e proprio concept album, contiene le sonorità più sperimentali. Estremamente interessante anche la cover "Mokarta", canzone della band messinese Konsertu, esplicito omaggio alla sua terra natia (Katres è di origini siciliane).
A rendere ancora più visibile la rinascita non solo personale e compositiva, ma anche sonora di Katres, c’è la sapiente guida di Daniele Sinigallia, artista e produttore dalla spiccata sensibilità, che è riuscito a portare il suo talento e la sua anima in un disco di canzoni già strutturate, fondendosi con la personalità artistica della songwriter con estrema naturalezza.
Un viaggio il cui tema principale è appunto il cambiamento, la rinascita, per un album assai intrigante, musicalmente molto maturo e che potrebbe essere la rampa di lancio per Katres per un ulteriore salto di qualità. Non resta che aspettare e intanto godersi quest’ottimo lavoro.

Marco Baldari  25/05/2018