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All’Accademia Filarmonica Romana, le Lezioni di Musica di Giovanni Bietti in collaborazione con Rai Radio3

Ott 01

Parte domenica 3 ottobre in Sala Casella (via Flaminia 118, ore 17.30) il nuovo ciclo delle Lezioni di Musica curato da Giovanni Bietti, realizzate come sempre in collaborazione con Rai-RadioTre, che le trasmetterà nelle settimane successive. Nella Stagione del Bicentenario, le lezioni non potevano non essere incentrate sulla storia della Filarmonica: quattro incontri - dal titolo Filarmonica200 -  che si succederanno in quattro domeniche di ottobre, in cui Giovanni Bietti, scrittore, voce storica di RadioTre e apprezzato divulgatore musicale, dialogherà con noti interpreti sia italiani che internazionali per raccontare e fare ascoltare la musica di quattro grandi nomi della musica del Novecento, che ebbero un rapporto privilegiato con l’istituzione capitolina: Goffredo Petrassi, Paul Hindemith, Igor Stravinskij e Benjamin Britten.

La prima lezione del 3 ottobre, dedicata a Petrassi, vedrà dialogare Bietti con il pianista Roberto Prosseda, interprete attivo nella promozione della musica del Novecento e contemporanea e che ha in repertorio tutta la produzione per pianoforte del compositore laziale. Sarà l’occasione per approfon­dire la conoscenza di brani forse poco noti ma fondamentali nell’evoluzione stilistica e musicale di Petrassi: lavori come le Invenzioni o la Toccata mostrano già molti tratti caratteristici delle sue opere della maturità, a partire dalla scrittura rigorosamente contrappuntistica fino alla vitalità ritmica e al gusto per una scrittura nitida, essen­ziale, quasi scolpita nella materia sonora.

Il 10 ottobre ci sarà la partecipazione del violista Danilo Rossi e del pianista Stefano Bezziccheri, per l’incontro dedicato a Paul Hindemith, che ritroviamo spesso negli anni Cinquanta nella programmazione delle stagioni della Filarmonica dedicata alla musica contemporanea. Sono soprattutto le Sonate per diversi strumenti a comparire nei cartelloni della Filarmonica, ma anche varie opere cameristiche; importante fu anche il contributo che Hindemith diede al Coro della Filarmonica che impegnò in diversi suoi lavori corali, nonché lavori per singole voci. La scelta della viola e del pianoforte per questo secondo incontro è tutt’altro che casuale: Hindemith, che era anch’egli un violista di caratura internazionale, ha infatti lasciato alcuni dei brani in assoluto più importanti del repertorio, come la Sonata per viola e pianoforte op. 11 n. 4 e la Sonata per viola sola op. 25 n. 1.

La terza Lezione è dedicata a Stravinskij, e celebra quindi un doppio anniversario: nel 2021 si ricordano infatti anche i cinquant’anni dalla morte del compositore russo, che fu ripetutamente ospite dell’istituzione romana. Gli interpreti sono in questo caso il violinista Francesco D’Orazio e il pianista Giampaolo Nuti, che faranno ascoltare la Suite italienne e il Divertimento (ingegnosi riadattamenti per duo di Pulcinella e Le baiser de la fée entrambe per orchestra), mentre il Duo concertant è una composizione originale. L’ultima Lezione, infine, è dedicata al compositore inglese Benjamin Britten, più volte ospite della Filarmonica in compagnia del tenore, e compagno di vita, Peter Pears. Con il tenore Benedict Hymas, la Lezione sarà incentrata su uno dei grandi brani vocali che Britten scrisse per Pears, il ciclo Les Illuminations, qui proposto nella versione per voce e pianoforte.

U.s.  01/10/2021

Foto: Wilfredo Amaya

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