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The Happy Prince: l'Oscar Wilde di Rupert Everett

L’altro mi ama in una maniera che tu non potrai mai capire. La frase ripetuta in più occasioni dal protagonista Oscar Wilde, interpretato da un ottimo Rupert Everett, si può considerare come emblema dell’interaThe Happy prince Rupert Everett 5 1 tematica trattata nell’ultima opera del regista e attore inglese, The Happy Prince. Rupert Everett mette al centro del minuzioso affresco degli ultimi anni di vita di uno dei più grandi poeti dell’Ottocento, l’amore. Il sentimento amoroso viene declinato in tutte le sue forme, da quelle più estreme e autodistruttive, che hanno portato il poeta a mendicare per avere qualcosa da dare in cambio per una prestazione sessuale, a quelle più dolci, più eleganti come il rapporto the happy prince rupert everett kLEH 1280x960Webprofondo che lo lega agli amanti Bosie e Robbie, ai quali è rivolta la frase riportata. L’autodistruzione wildiana appare quasi un cammino cristologico, ricostruibile attraverso i continui flashback narrativi; Wilde una volta accusato di sodomia e immoralità non fugge ma tenta di redimere il suo profondo malessere attraverso l’incarcerazione. Mai però riuscirà a fare pace con i suoi fantasmi, un incessante altalenarsi di sofferenze, patimenti e rimorsi che continuerà a seguirlo costituendo la linfa principale delle sue liriche. The Happy Prince che forse tra queste è la più emblematica viene scelta nel titolo dal regista come la principale chiave per decifrare gli stati d’animo più intimi del poeta inglese. L’intera narrazione si snoda tra un verso e l’altro del componimento, pubblicato nel Maggio del 1888. La drammaticità profonda di The Happy Prince è l’espressione più pura di un sentimento amoroso, agognato, desiderato, bramato ma mai sufficiente che il poeta inglese ininterrottamente richiese ma di cui non fu mai sazio. Le sublimi ambientazioni partenopee, conformi a un’estetica vedutista si amalgamano perfettamente con la società mediterranea; a una Napoli quasi esotica si contrappongono Parigi e una Londra grigia e piovosa. Ma anche i caratteri delle società di nord e sud Europa sono profondamente distanti. L’omosessualità in Francia, e ancor di più in Inghilterra, è avversata come il peggiore dei mali del mondo mentre l’Italia da poco unificata sembra molto più tollerante:  tanta è la repressione sul sesso debole che risulta più sopportabile "pure" l’omosessualità. Un film quasi viscontiano per tecnica e scrittura che rende alla perfezione tutta la spettacolarità degli ultimi anni di vita di Oscar Wilde, un film che eccellentemente racconta ma molto raramente sorprende.

 

Matteo Petri

14/04/2018

                                                              

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